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Attualità | 18 aprile 2015, 09:31

Sassello ridotta al lastrico dal Fondo di solidarietà comunale

Afferma il sindaco Buschiazzo “Finora abbiamo cercato di toccare il meno possibile i servizi erogati, ma ci troviamo in una situazione molto pesante. Per Sassello si tratta di oltre 80 mila euro in meno: si passa da -171.132,24 euro (infatti, Sassello per i calcoli del Ministero è considerato un comune ricco: quindi, abbiamo sempre avuto un fondo di solidarietà negativo) a -254.999,60.”

Sassello ridotta al lastrico dal  Fondo di solidarietà comunale

Due giorni fa il Ministero degli Interni ha comunicato l’assegnazione del Fondo di solidarietà comunale 2015, un grave danno però per alcuni comuni, tra questo Sassello.

Afferma il sindaco Daniele Buschiazzo “Per  Sassello si tratta di oltre 80 mila euro in meno: si passa da -171.132,24 euro (infatti, Sassello per i calcoli del Ministero è considerato un comune ricco: quindi, abbiamo sempre  avuto un fondo di solidarietà negativo) a -254.999,60.”

In realtà, però, i fondi sono necessari per il piccolo comune dell’entroterra che presenta caratteristiche da tenere in considerazione “Sassello è un Comune di 100 kmq, con 50 km di strade comunali e 48 di strade vicinali. Ancora di più sono i km di acquedotto e ci sono quattro depuratori. Abbiamo 14 dipendenti. Comitini, il Comune in Provincia di Agrigento di circa 800 abitanti finito sulla trasmissione “Servizio Pubblico” perché aveva 64 dipendenti, riceve dal Fondo di Solidarietà 204 mila euro”.

Una gestione già parsimoniosa quella dell’amministrazione comunale, afferma Buschiazzo “Gli amministratori di Sassello, per non tagliare i servizi, svolgono la loro attività gratuitamente. Lo facciamo per necessità, perché fra tagliare le risorse per la convenzione con le scuole e le nostre indennità abbiamo scelto di tagliare le nostre indennità. Oggi vengono a Sassello cinque giornalisti stranieri per fare un servizio sul nostro Comune, ovviamente faremo loro dono di un pacco di amaretti che pagheremo di tasca nostra, perché fra le spese di rappresentanza e l’asilo nido, abbiamo preferito tagliare le prime.

Tuttavia, questa è una logica che sacrifica chi vuole occuparsi della cosa pubblica.

Si fanno anche sforzi per diminuire le spese di gestione: abbiamo accorpato gli uffici comunali in un unico edificio, abbiamo venduto due auto, stiamo cambiando una caldaia (passando dal gasolio al gas), abbiamo digitalizzato il protocollo (per ridurre il consumo di carta e di toner). Tutto ciò, però, rischia di diventare inutile.”

Continua poi “Finora abbiamo cercato di toccare il meno possibile i servizi erogati, che mi rendo conto in alcuni casi non sono ancora sufficienti (nel nostro piccolo abbiamo installato cinque boe wifi che presto daranno la copertura di tutto il centro, abbiamo un progetto di scuola a distanza tra il nostro istituto e gli istituti secondari superiori di Savona, grazie a cui i nostri ragazzi possono non fare i pendolari per un giorno a settimana ma fare lezione da Sassello, stiamo cercando di portare avanti con molta fatica anche un progetto di telemedicina).”

Ci troviamo, però, in una situazione pesante e sarà complicato fare il bilancio 2015. Tanto più che abbiamo ancora il taglio dell’IMU agricola. Sassello, quando uscì il primo decreto sull’Imu agricola, subì a bilanci chiusi un taglio di 62 mila euro. A seguito delle proteste di tutti i Comuni e del ricorso al TAR di alcune ANCI regionali (tra cui la Liguria), il decreto venne ritirato e sostituito con un altro, che restituiva al nostro territorio lo status di Comune Montano. Logica conseguenza doveva essere la restituzione dei 62 mila euro: invece no, i 62 mila euro non ci sono stati ancora restituiti."

Conclude poi "I Comuni sono veramente fra l’incudine e il martello. Sta diventando impossibile far fronte ai continui tagli e viene sempre più la voglia, se il Governo non farà marcia indietro o ci darà delle compensazioni, di portare le chiavi del Comune al Prefetto perché provino loro a fare di meglio".

 

 

RG

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