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Politica | 13 maggio 2015, 16:55

Savona, dal deposito di stoccaggio del bitume alla situazione in TPL: le interpellanze presentate da Daniela Pongiglione

Nel Consiglio comunale di giovedì 14 maggio verranno discusse quattro interpellanze presentate dal mio Gruppo “Noi per Savona- Verdi”

Savona, dal deposito di stoccaggio del bitume alla situazione in TPL: le interpellanze presentate da Daniela Pongiglione

Nel Consiglio comunale di giovedì 14 maggio verranno discusse numerose interpellanze,  quattro delle quali  presentate dal mio Gruppo “Noi per Savona- Verdi” con a capo Daniela  Pongiglione.

“Chiedo informazioni su 1) progetto per un deposito di stoccaggio del bitume in porto a Savona; 2) situazione nella Società partecipata TPL dopo il licenziamento del Direttore; 3) interventi di copertura di tratti dell’Aurelia bis; 4) finanziamento dei lavori di restauro del Complesso del Brandale”, afferma i consigliere Daniela  Pongiglione.

Il primo testo affronta il problema dell’installazione di un deposito di bitume della capacità di 45 mila tonnellate sulla Punta Sant’Erasmo nel porto di Savona. “Del progetto si sa soltanto che è stato autorizzato dalla Regione, con l’obbligo che vengano rispettate  alcune prescrizioni relative al “contenimento del disturbo acustico, della dispersione delle polveri e dell’immissione di scarichi inquinanti in atmosfera” e che la Società “BIT  Savona s.c.r.l.” proprietaria dei depositi, faccia monitorare il disturbo olfattivo nel raggio di tre chilometri, e si attivi per impedire che l’odore provocato dall’attività (si tratta del tipico odore di uova marce) impatti in maniera significativa”.

“Il bitume, a temperatura ambiente, si presenta allo stato solido ed è generalmente accettato che, in questo stato, sia una sostanza “inerte” , cioè che non crei rischi per la salute.  Ma  per facilitarne il trasporto, lo stoccaggio e l’uso, il bitume viene riscaldato e mantenuto allo stato fuso: nei serbatoi  viene tenuto a temperature dai 145° ai 165° centigradi e anche durante il trasporto il bitume è necessariamente allo stato liquido. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha valutato come estremamente pericolosi i vapori rilasciati dal bitume allo stato fuso. In particolare, a temperature superiori ai 140°, il bitume rilascia idrogeno solforato (H2S) che è mortale se inalato ad alte dosi e che, anche a basse dosi, può causare patologie molto gravi.”

Affermano da “Noi per Savona- Verdi” :“Con questa interpellanza chiedo informazioni al Sindaco su questa attività  in progetto  che  comporterà  un ingente traffico di vagoni ferroviari e di camion.  I passaggi di tali mezzi  sono stimati in diverse migliaia di unità all’anno e attraverseranno la Città con un carico  che, anche se trasportato in contenitori  speciali, costituirà  comunque un  rischio – continuano - Inoltre la collocazione dei depositi è molto vicina in linea d’aria al Centro Città  (la zona è sul mare, all’altezza  della nuova  sede dell’Autorità portuale) e all’Ospedale. Per un’installazione analoga  in Australia, presso il  terminal di Port Botany – Sidney , è stata indicata una distanza di sicurezza di almeno un chilometro tra i depositi e la zona residenziale. Anche l’impatto visivo delle strutture è assai rilevante: i serbatoi più grandi  avranno un’altezza di m. 19.  Infine, le Relazioni tecniche allegate al progetto trattano in modo generico aspetti nodali (impatto sul traffico cittadino, rischi per la popolazione, procedure d’emergenza) e con affermazioni rassicuranti contraddicono quanto pubblicato da autorevoli fonti specialistiche sull’argomento Depositi di bitume”. “Perciò è importante che l’Amministrazione segua con particolare attenzione questo problema e che ci informi  in dettaglio sul progetto e su  quanto sia stato richiesto e prescritto dal Comune alla Società “BIT  Savona  s.c.r.l.”.

Un’altra interpellanza  riguarda “Interventi di copertura  di tratti di Aurelia bis”.  “Il 23 settembre 2014, l’assessore Paita in un incontro in Sala Rossa con ANAS, Regione e Comune di Savona, sentite le richieste dei Cittadini, aveva espresso l’intenzione di chiedere la copertura del tratto in uscita dell’Aurelia bis in corrispondenza di via Schiantapetto e la copertura dell’Aurelia bis nel passaggio di Miramare.  Il mese scorso  sulla stampa locale è apparsa la notizia dell’esistenza di un progetto per “interventi di mitigazione dell’impatto ambientale” , progetto redatto nel dicembre 2014  dallo Studio 5+1 su incarico di ANAS.  Chiedo perciò al Sindaco quali informazioni abbia l’Amministrazione circa progetti  relativi a  varianti sullo svincolo di Miramare, sulla zona della Rusca, sul percorso dell’Aurelia bis e se sia a conoscenza del progetto dello Studio 5+1 di cui hanno parlato i giornali”.

Ultima interpellanza all’ordine del giorno per “Noi per Savona- Verdi” , la Pongiglione afferma: “Chiedo infine informazioni sugli incidenti verificatisi nel cantiere dell’Aurelia bis il 1° maggio”.

La terza  interpellanza chiede informazioni  sulla attuale situazione in TPL (Società partecipata del Comunedi Savona) dopo il licenziamento del direttore Gommellini e l’assuzione  di tale funzione da parte del presidente Strinati.

L’ultima interpellanza   riguarda i lavori per il restauro dell’importante Complesso del Brandale, lavori progettati   dal 2008 e finanziati con Fondi europei. “Nel 2009 l’allora vice Sindaco Caviglia comunicò che i Fondi erano stati concessi. La Regione avrebbe finanziato  l’intervento con 640.000 €  e il Comune avrebbe impegnato, da parte sua,  160.000 €.  Nel  2010 la Giunta approvava il progetto definitivo e nel 2012 con una cerimonia pubblica, alla presenza del Sindaco, ci fu la presentazione del progetto  - si legge nell’interpellanza - Però sulla stampa locale (11/ 4/ 2015) sono comparse dichiarazioni del sindaco Berruti che definiscono “a rischio” i finanziamenti  preannunciati.   Perciò con l’interpellanza chiedo quale sia la reale situazione del finanziamento del progetto e quali passi intenda compiere l’Amministrazione perché  venga  finalmente realizzato questo progetto importante per la Città e approvato e finanziato da molto anni”. 

r.g.

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