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Savona | 18 maggio 2015, 09:00

Domani sciopero dei medici di famiglia

La protesta è stata organizzata perché la figura del medico di Medicina Generale è a rischio a causa delle politiche delle Regioni

Domani sciopero dei medici di famiglia

La Federazione italiana medici di famiglia ha indetto uno sciopero per martedì 19 maggio. La protesta è stata organizzata perché la figura del medico di Medicina Generale è a rischio a causa delle politiche delle Regioni, mirate a limitare la professionalità e la libertà del medico nel suo rapporto di fiducia con i pazienti, e guidate solo da criteri economistici e di bilancio.

Si protesta anche contro lo stallo delle trattative per il rinnovo della Convenzione e in particolare contro l’atteggiamento della Conferenza delle Regioni che vuole imporre una subordinazione senza tutele al medico di medicina generale che svuoterebbe il significato della libera scelta del proprio medico di fiducia da parte del cittadino. La Conferenza delle Regioni impedisce di fatto che sia avviata la riorganizzazione della Medicina Generale e si creino le condizioni organizzative del lavoro indispensabili per migliorare l’assistenza ai pazienti.

 

La consigliera Della Bianca interviene su questa decisione di scioperare che ritiene essere sacrosanta, poiché il ruolo dei medici di base e dei pediatri è assolutamente da valorizzare. Tale protesta non è stata indetta per questioni economiche ma per rivendicare il diritto a non stravolgere l’assistenza extra ospedaliera ai cittadini.

«Non si può pensare ad una buona sanità - dice Della Bianca - senza partire dai medici di famiglia e dai pediatri, perché  sono proprio loro il primo anello di una sanità che funziona. Regione Liguria non ha saputo gestire adeguatamente le risorse a disposizione, con conseguenze negative per tutti, popolazione e classe medica.  Per le sigle di categoria il rischio serio per i cittadini è quello di dover rinunciare alla libera scelta del proprio medico e del proprio pediatra di famiglia, figure professionali che da sempre rappresentano per i pazienti un punto di riferimento decisivo, anche grazie al rapporto di fiducia che viene a crearsi tra questi due soggetti. Quindi il fatto che nessuno per il momento non ne abbia parlato è vergognoso, e siccome la sanità ricopre la prima voce di spesa di Regione Liguria (5 miliardi e 400 milioni è il bilancio complessivo dell’Ente e ben 4  miliardi sono legati alla spesa sanitaria), ritengo doveroso tutelare queste professionalità, punto di riferimento per i pazienti».

 

cs

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