Il circo lascia Savona ma continuano le proteste, l’Enpa chiede al Comune una migliore sistemazione per gli animali

Con la partenza del circo di Moira Orfei da Savona, dopo le manifestazioni dei giorni scorsi, l'Enpa ora punta la propria attenzione sul Comune.

"Se le leggi statali privilegiano e finanziano ingiustamente i circhi con animali ed obbligano i comuni ad ospitarli, bisogna che il comune di Savona lo faccia nel rispetto degli animali stessi e delle “Linee guida per il mantenimento degli animali nei circhi e nelle mostre itineranti” della Commissione Scientifica CITES”.

E’ l’ultimatum che la Protezione Animali savonese ha inviato al comune, dopo la sosta del circo Orfei  dei giorni scorsi, contestata sabato scorso dagli animalisti dell’ENPA e di altre associazioni con cartelli e dossier davanti al tendone.

L’Enpa chiede al comune di attrezzare le aree di piazza del Popolo in modo che gli animali selvatici al seguito dei circhi possano avere spazi e collocazioni migliori; per giorni è stato sotto gli occhi di chi abita attorno alla piazza, lo stato di costrizione in cui erano tenute, in gabbie piccolissime, le cinque tigri e le sei leonesse del circo Orfei; per non parlare del povero, e fortunatamente unico, elefante, costretto per interi pomeriggi sul piazzale senza alcun riparo e legato con una fune molto corta; una signora impietosita ha chiesto insistentemente l’intervento della Polizia Municipale senza ottenerlo.

"Se poi il comune di Savona non ha i soldi, o la “volontà politica” di sistemare l’area per accogliere decorosamente gli animali selvatici - conclude l'Enpa - la soluzione sarà quella di NON ammettere i circhi in città; vorrà dire che gli “affezionati” cui piace vederli dal vivo ma chiusi in gabbia dovranno accontentarsi di seguirli nel loro ambiente in uno dei tantissimi, istruttivi e corretti filmati diffusi da molti canali televisivi".