"La Confederazione Cobas provinciale si fa portavoce dei disagi e delle lamentele dei cittadini,in particolare le fasce più deboli,che devono subire la decisione di far chiudere i riscaldamenti condominiali,costringendo la gente a trovare soluzioni provvisorie al freddo pungente”.
Franco Xibilia si fa portavoce dei disagi, legati al freddo tardivo di maggio, dei residenti dell’entroterra e della Val Bormida.
“La primavera non esiste, prosegue Xibilia, in provincia e soprattutto nell'entroterra si passa dall’inverno a una breve estate,aggravata da fenomeni ciclonici sempre più evidenti. Nelle case spesso fa freddo e,senza riscaldamento centralizzato,si soffre mattino e sera e ci si ammala. Non parliamo delle scuole o degli ospedali”.
"Per volontà di risparmio,si peggiora la condizione della gente. Ma non sono i Comuni che pagano,ma condomini e affittuari.Pertanto,iniziamo la strada verso la mobilitazione per il diritto alla salute,contro il cinismo delle istituzioni e denunciando tutti i giorni la situazione”, conclude Xibilia.