Dopo che il solito incivile aveva abbandonato sulle alture di Savona una cucciolata di tre gattini nati da poco, i volontari della Protezione Animali li avevano recuperati e “proposti” per allattarli ad una giovane gatta, anch’essa raccolta ferita a Quiliano ed al termine dell’allattamento della sua cucciolata; la bestiola non aveva esitato un attimo ad accogliergli e sfamarli; ma essendo al termine della sua lattazione, dopo qualche giorno il prezioso liquido è finito. Era però arrivata, nel reparto di cura dei gatti dell’ENPA in via Cavour 48 r, un’altra famigliola, costituita da una bellissima gatta nera e due cuccioli, anch’essi abbandonati alla Conca Verde, non molto distante dalla prima. E per la seconda volta un animale ha dato prova della sua grande umanità, spesso assente in tanti uomini, accogliendo senza indugio i piccoli orfani.
All’ENPA accadono spesso toccanti episodi di adozione di cucciolate estranee da parte di gatte che stanno allattando la propria; questa generosità permette ai piccoli orfani di crescere normalmente e con alto successo, a differenza della faticosa alternativa dell’allattamento artificiale da parte dei pur esperti volontari, che non sempre si risolve con esito positivo.
Quest’anno sono già 170 i gatti liberi feriti o malati e quelli abbandonati raccolti dall’ENPA e curati presso la sede di Savona, il gattile “Amico gatto” di Albissola Mare e le case dei diversi volontari dell’albenganese e finalese; un compito che le leggi affidano ai comuni, alcuni dei quali mediante convenzioni contribuiscono ad una parte delle spese; molti invece sono cocciutamente inadempienti, come nel savonese Pontinvrea e Mioglia, nell’Albenganese Arnasco, Balestrino, Castelbianco, Castelvecchio, Cisano sul Neva, Nasino, Stellanello, Villanova e Zuccarello, in Valbormida Bormida, Giusvalla, Mallare, Osiglia e Plodio.