#regionali2015: trionfano i movimenti, soccombono i partiti tradizionali Forza Italia e Pd

Hanno vinto i movimenti e non i partiti tradizionali: è questo forse il dato più evidente, ma non per questo meno eclatante, delle elezioni regionali 2015.

In Provincia di Savona la Lega Nord ha raggiunto quasi il 25% delle preferenze, affermandosi come il secondo partito a soli 3 punti dal Pd, mentre il M5S il 18%. Nel nostro territorio i democratici sono riusciti in parte a contenere l’emorragia di voti del centrosinistra, affermandosi come il primo partito, ma questo non è bastato a consegnare la vittoria a Raffaella Paita.

Una doverosa riflessione però la impone anche il candidato vincente. Luigi De Vincenzi, rispetto ai suoi due più grandi avversari interni Lorena Rambaudi e Mauro Righello, è il meno politico. Uomo del territorio, come si è sempre definito lui stesso, non è un mistero che abbia puntato proprio su questo nella sua campagna elettorale. E non è un segreto che proprio lo stesso partito democratico, soprattutto nelle ultime settimane, abbia dato il proprio appoggio agli altri due candidat, in particolare all’ex assessore ai servizi sociali.

Stesso discorso per la coalizione di centrodestra. Trionfa la Lega, con il 24,36% delle preferenze, e secondo Forza Italia con il 15,85%, con quasi nove punti di distacco. E la marea verde, come la definisce lo stesso segretario provinciale della Lega Nord:”Ci siamo risvegliati con la Liguria riconquistata: a Savona il Carroccio ha ottenuto un risultato ancora più importante rispetto alle altre quattro Province”.

“La crisi dei partiti tradizionali, prosegue Ripamonti, penso sia determinata sia dalla mancanza di idee e di risposte concrete da parte del Governo. La Lega ha saputo rinnovarsi e raggiungere questo risultato, frutto di un grande lavoro di militanza e di leadership: siamo molto contenti e orgogliosi”.

“In particolare, sottolinea il segretario provinciale della Lega, sono felice di aver sostenuto la candidatura di Francesco Bruzzone: è il secondo candidato più votato della Provincia, con oltre 5mila preferenze, determinanti per garantire la leadership nel centrodestra nel Carroccio sia a livello regionale, che provinciale”.