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Eventi | 05 giugno 2015, 17:30

Andora, domani presentazione del libro sul partigiano Montezemolo

Alleo re 17 presso Palazzo Tagliaferro.

Andora, domani presentazione del libro sul partigiano Montezemolo

 

Il partigiano “con i gradi da colonello” è al centro dell’incontro con il giornalista e storico Mario Avagliano che sabato 6 giugno, alle ore 17.00 a Palazzo Tagliaferro presenterà il suo libro "Il partigiano Montezemolo" (Dalai editore, pp. 416, euro 22). L’ingresso è libero.

Un incontro con l’autore organizzato da Palazzo Tagliaferro in collaborazione con Centro Pannunzio, sarà coordinato da Marco Servetto, coordinatore della Sezione Ponente Ligure, che sarà un vero e proprio tributo al ricordo del Colonello Medaglia d’Oro al Valor Militare, Giuseppe Cordero di Montezemolo, Comandante del Fronte Clandestino Militare e vittima delle Fosse Ardeatine.

Il ricordo sarà aperto dal saluto del Sindaco Mauro Demichelis e di S.E. Cardinale Andrea Cordero di Montezemolo.

Oltre all’autore interverranno Pier Franco Quagliemi, direttore del Centro Pannunzio e Lelio Speranza vice presidente della sezione F.I.V.L. e presidente dell’Associazione Partigiani Autonomi della Liguria.

Durante la conferenza l’attrice Milli Conte leggerà alcuni brani del libro.Durante la Conferenza sarà inoltre proiettato il documentario storico di Emiliano Criolesi “Montezemolo, il Colonello della Resistenza”.

Con il libro il “Partigiano Montezemolo”, il giornalista e storico Mario Avagliano, colma un vuoto storiografico. Il libro, infatti, è la biografia dell'eroico colonnello Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo, medaglia d'oro della Resistenza, nato a Roma, rampollo di una nobile famiglia piemontese, "fedele nei secoli ai Savoia" . Il saggio ripercorre tutta la storia dell'ufficiale: l'infanzia a Torino, l'arruolamento dopo il liceo come volontario nella Grande Guerra; l'amore per la bella Juccia, diventata sua moglie; la brillante carriera militare e gli affetti familiari; la guerra in Spagna dalla parte di Franco; le missioni in Africa; i rapporti con Erwin Rommel, la "volpe del deserto". Nel luglio 1943 fu tra i protagonisti del colpo di stato per rovesciare Mussolini e dopo l'8 settembre organizzo' la resistenza militare a Roma e nell'Italia occupata, mettendo in piedi il Fronte militare clandestino e uno straordinario servizio di intelligence al servizio di Badoglio e degli Alleati. Insomma, un libro-ritratto di un eroe italiano tra i piu' meritevoli di menzione, dimenticato dalla storiografia. E la minuziosa ricostruzione del personaggio realizzata da Avagliano, consente di squarciare il velo su questo colonnello di origine piemontese e di nobile lignaggio, ufficiale dello Stato Maggiore dell'Esercito, segretario particolare di Badoglio dopo il 25 luglio 1943 (fonte AGI).

 

c.s.

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