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Attualità | 06 luglio 2015, 09:13

Stop alla strage di pesci e crostacei durante l'estate: l'appello dell'Enpa

"Fauna marina è molto importante, essendo il primo anello della catena biologica che comincia proprio lungo la costa"

Stop alla strage di pesci e crostacei durante l'estate: l'appello dell'Enpa

500.000 CERNIE, DENTICI, CORVINE, ORATE, GRONGHI, LECCE, MURENE, SARAGHI, SPIGOLE, POLPI, ASTICI ed ARAGOSTE, trafitti dai pescatori subacquei, a volte in mezzo ai bagnanti;

· 2.000.000 di CEFALI, DONZELLE, ROMBI, SALPE, SEPPIE, MORMORE, OCCHIATE, LABRIDI e TRIGLIE, presi all’amo dai “cannisti”, anch’essi spesso appostati sui moli e sulle spiagge, gremiti di bagnanti;

· 9.500.000 MITILI, DATTERI, MURICI, GAMBERI, TRACINE, CALAMARI, PATELLE, PETTINI, GRANCHI, RICCI, LUMACHE, ARSELLE e STELLE MARINE, fiocinati e catturati tra gli scogli da un esercito di “raccoglitori” (adulti e bambini).

         "Almeno dodici milioni di animali marini, che vivono lungo gli 80 chilometri di costa della provincia di Savona, saranno sterminati durante questa stagione estiva da migliaia di turisti, soprattutto italiani, armati di canne, fucili subacquei, coltelli, arpioni, salai e fiocine". A lanciare l'allarme è l'Enpa di Savona, che prosegue :"E la strage si aggiunge ad un’attività di pesca professionale particolarmente pesante e con scarse limitazioni, condotta con mezzi supertecnologici micidiali che moltiplicano l’efficacia delle reti da pesca, aggravata dalle non poche quote attribuite alla pesca sportiva e dalle frequenti sagre estive a base di grigliate. Unico baluardo ad una maleducazione ed insensibilità marinara oltre ogni limite, l’operato degli uomini dalla Guardia Costiera, che ENPA ringrazia vivamente".

"La statistica è della Protezione Animali savonese, che invita i frequentatori delle spiagge all’armonia con la natura e con i suoi animali, tutti utilissimi, indipendentemente dalle dimensioni e dalla “simpatia”; la fauna marina costiera – che purtroppo non miagola o scodinzola - ha grande importanza, essendo il primo anello delle catena biologica che comincia proprio lungo la costa, che costituisce la “nursery” del mare; ha inoltre funzione primaria nel ciclo dell’azoto e nella conseguente autodepurazione del mare dagli inquinanti portati dai fiumi; è infine essenziale per trattenere i gabbiani sulle spiagge ed evitare che colonizzino le aree urbane alla ricerca di cibo che qui non trovano più".

"Dove la fauna marina costiera non viene perseguitata, prosegue l'Enpa, comincia a lasciarsi avvicinare, divenendo un affascinante spettacolo, come già accade in molti paesi “esotici”, dove è vietato ogni tipo di prelievo ed i turisti pagano valuta pregiata per poter osservare pacificamente la vita subacquea (su barche con fondo di vetro o semisommergibili o armati solo di maschera e boccaglio)". Anche grazie ai tanti appelli dell’ENPA, in Riviera compaiono iniziative sempre più seguite, anche in assenza dei necessari divieti di pesca, soprattutto nel finalese e nel levante. 

c.s.

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