Crisi per la Piral di Vado Ligure, scatta la cassa integrazione ordinaria per 11 lavoratori

Crisi per la Piral di Vado Ligure. L’azienda che produce pentole da fuoco in terracotta all’interno dell’interporto “Vio” risente attualmente di un complicato periodo di difficoltà economica, tanto che si è giunti alla cassa integrazione. Le categorie sindacali con l’azienda hanno avviato la procedura di cassa integrazione ordinaria per gli undici lavoratori che avrà inizio il prossimo lunedì 3 agosto. La procedura è stata firmato lo scorso 23 luglio.

“L’azienda ha parlato di un periodo di crisi per la liquidità e, in attesa di risposte dagli azionisti, si spera nei prossimi mesi di riprendere la produzione a pieno ritmo – afferma il segretario della FILTCEM CGIL Savona, Tino Amatiello – La cassa ordinaria per gli undici dipendenti inizierà il prossimo 3 agosto e durerà, come procedura, tredici settimane”.

La Piral aveva subìto un periodo di crisi già nel 2011 provocato dalla crisi economica e dalla concorrenza del sud est asiatico, ed era stata oggetto di un profondo restyling dei prodotti, sia sotto l’aspetto del colore sia sotto quello delle forme. In particolare il 2011 è stato l’anno del trasferimento dell’azienda dalla storica sede in Albisola Superiore a Vado Ligure. Staccatasi dal gruppo “Le Vaselle”, l’azienda di lungo torrente Sansobbia era stata assorbita dalla “Albis” di Canale (Cuneo) che ha rilanciato il marchio centenario nel vadese.