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Attualità | 27 agosto 2015, 12:30

Tovo San Giacomo: il sindaco Oddo "La gestione del servizio idrico integrato deve rimanere pubblica"

"la prospettiva che dal 30 settembre possa intervenire nel nostro territorio un gestore privato che possa imporre anche o peggio, solo "regole di mercato", ci allarma e preoccupa molto "afferma il primo cittadino

Tovo San Giacomo: il sindaco Oddo "La gestione del servizio idrico integrato deve rimanere pubblica"

Come Amministrazione Comunale e come cittadini siamo molto preoccupati per come si sta evolvendo la riorganizzazione della gestione del Sistema Idrico Integrato (acqua, depurazione, fognatura) nella nostra Regione.

 

La data del 30 settembre - prevista dall'art. 7 del decreto 'Sblocca Italia' - sarà uno spartiacque importante.

Il Comune di Tovo San Giacomo dichiara all'art. 3 del suo Statuto, approvato nel 2009: "... che il Servizio Idrico è un servizio di interesse generale, privo di rilevanza economica". Inoltre più volte negli anni il Consiglio comunale di Tovo si è espresso a favore dell'acqua come bene comune, privo di rilevanza economica.


Dichiara il Sindaco Alessandro Oddo: "A maggio 2011, uno dei miei primi atti pubblici, fu quello di firmare il Manifesto dei Sindaci a favore dei due referendum sull'acqua che ottennero oltre il 95% dei consensi nel referendum del 12 e 13 giugno. Come Sindaci del medio ponente (da Borgio a Laigueglia) abbiamo ribadito, insieme a tanti altri amministratori, anche durante la recente riunione con i Consiglieri regionali della nostra zona, che la gestione del Servizio Idrico Integrato deve rimanere pubblica ed abbiamo indicato come strada quella di creare un ATO (Ambito Territoriale Ottimale) fra Borgio e Laigueglia, capace di creare le migliori opportunità di sviluppo e gestione di questo servizio".

 

Conclude Oddo: "Quindi la prospettiva che dal 30 settembre possa intervenire nel nostro territorio un gestore privato che possa imporre anche o peggio, solo "regole di mercato", ci allarma e preoccupa molto e per questo confidiamo in un ripensamento della Regione Liguria che permetta di continuare nella gestione pubblica e partecipata della ricchezza più grande che abbiamo nel nostro territorio: l'acqua".

 

cs

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