Il risotto ligure conquista l'Italia: primo e secondo posto per due chef nostrani al concorso nazionale "Chicco d'oro"

Peperoni, baccalà e aria di prezzemolo. Sono questi gli ingredienti che hanno permesso alla chef ligure Jorg  Giubbani di aggiudicarsi il primo premio al concorso nazionale “Chicco d’oro”, dedicato al riso vialone nano IGP, che si è svolto ieri all’Isola della Scala. Un risultato doppio però per la nostra regione e l’Associazione Cuochi della Provincia di Savona, dato che lo chef alassino Roberto Revel ha ottenuto il secondo posto con il piatto “Wish you were here”, risotto con sfere di taleggio, spuma di Amarone e castagne.

Tra le migliaia di ricette inviate da cuochi professionisti di tutta Italia, ne sono state selezionate quindici, per dieci regioni.

Giubbani lavora a Sestri Levante presso il ristorante “Angiolina”, dove cucina piatti della tradizione rivisitati. Forte di un’esperienza di ventitré anni, durante l’inverno lavora anche presso un ristorante stellato Michelin di Corvara.

Curiosa la storia che ha accompagnato la presenza di Revel al concorso. Il nome della pietanza “Wish you were here” (“Vorrei tu fossi qui” ndr) era infatti un omaggio alla moglie che non poteva essere presente.  All' ultimo momento però la donna si è liberata dagli impegni lavorativi e si è recata a Verona col marito, il quale si è classificato al secondo posto.
"Avendo mia moglie a fianco e pensando alla mia bambina non ho avuto problemi a cucinare un buon piatto, ringrazio la mia famiglia per avermi sostenuto e tutti quelli che hanno sprecato un po’ del loro tempo per darmi preziosi consigli."

Il Presidente dell’Associazione Cuochi Savona Gregorio Meligrana e il Presidente regionale Stefano Beltrame sono stati raggiunti telefonicamente dagli interessati durante la premiazione e si sono complimentati per l’ottimo risultato ottenuto.

“Questo, commentano, è la conferma della crescente professionalità degli chef che lavorano in Riviera. Già lo scorso 7 settembre Giubbani si era ben piazzato in un altro concorso con protagonista il riso dell’Oltrepo’ Pavese, dimostrando determinazione”.