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Al Direttore | 12 novembre 2015, 10:15

"Necessario quantificare i danni prodotti dall'ACNA": la posizione dei Verdi liguri

"Necessario quantificare i danni prodotti dall'ACNA": la posizione dei Verdi liguri

"In questi giorni "sono suonate le trombe" a Savona e Vado Ligure ovvero è arrivato il Presidente della Regione Piemonte:Chiamparino,che avrebbe elogiato il porto di Savona-Vado Ligure ed avrebbe sottoscritto una sorta di intesa per fare divenire la città ligure una specie di porta del traffico merci via mare di tutta l'area piemontese". Ad intervenire sull'accordo siglato ieri tra l'Autorità Portuale di Savona e l'Interporto di Torino sono i Verdi liguri, che proseguono:" se son rose fioriranno", mantenendo alcuni dubbi sui collegamenti infrastrutturali e soprattutto sull'effettiva utilità pratica della Piattaforma Maersk oltre ai pesanti rischi ambientali,che la stessa può rappresentare".

"In realtà, evidenziano gli ambientalisti, è sfuggita a quasi tutti una affermazione di Chiamparino ovvero che la Regione Piemonte è pienamente schierata dalla parte dei Comuni piemontesi nella richiesta di definizione e liquidazione del danno ambientale causato dall'ACNA in quasi un secolo di attività".

"L'azienda, sottolineano i Verdi, ha infatti inquinato pesantemente le aree limitrofe e ha impedito fino alla sua chiusura e all'avvio del risanamento sotto l'esperta guida (almeno per i primi anni) del commissario Leoni una crescita equilibrata delle aree di Langa impedendo persino in certe zone persino l'utilizzo dell'acqua del fiume Bormida per innaffiare".

"I Verdi Liguri ancora una volta si schierano,come hanno sempre fatto,dalla parte dei Comuni Piemontesi poiche' non si può fare finta di niente e ,come giustamente sostiene Chiamparino,prima di decidere il destino delle aree ex ACNA, occorre definire ,quantificare e liquidare alle aree piemontesi,che lo hanno subito, il quasi secolare danno ambientale".

"Nel contempo vorremmo invitare tutte e tutti ad una riflessione :Langhe,Monferrato e Roero da poco tempo sono stati riconosciuti patrimonio dell'umanità dall'UNESCO per essere riusciti a conservare il proprio paesaggio e i sottostanti valori culturali mentre nella valle Bormida ligure potremmo parlare di ACNA ma aggiungere la diga di S.Giuseppe,la ex Mazzucca,....tanto per citare i casi piu' eclatanti per poi chiederci ma  valeva la pena seguire il mito di uno sviluppo,che ha pesantemente intaccato le risorse naturali con il proprio seguito di morti oppure forse il modello è quello,come sosteneva Langer e come riprende Papa Francesco nella Laudato sì di una conversione ecologica dell'economia e dell'avvio di progetti di green economy dove la bonifica ambientale sia uno dei primi strumenti di occupazione vista la gravità della situazione?".

r.g.

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