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Curiosità | 12 novembre 2015, 19:11

Cengio, ENI sponsor della Cultura in Palazzo Rosso

Si sono concluse pochi giorni fa le trattative tra l'amministrazione comunale di Cengio e i responsabili Eni e del gruppo Syndial per la gestione di Palazzo Rosso, ex dopolavoro Acna, dagli anni '90 di proprietà del "cane a sei zampe".

Cengio, ENI sponsor della Cultura in Palazzo Rosso

 

Si sono concluse pochi giorni fa le trattative tra l'amministrazione comunale di Cengio e i responsabili Eni e del gruppo Syndial per la gestione di Palazzo Rosso, ex dopolavoro Acna, dagli anni '90 di proprietà del "cane a sei zampe". Eni ha valutato e sposato il progetto, certamente ambizioso, di riuso e riqualificazione del Palazzo, impostato e proposto dalla sottoscritta: "Fin dall'inizio del mio mandato ho preso a cuore la possibilità di fare cultura in un paese inevitabilmente adombrato, purtroppo anche nell'animo, dal proprio destino industriale, ma non per questo senza potenzialità – afferma Daniela Olivieri consigliere comunale delega a Cultura e Istruzione del Comune di Cengio - Ho puntato su Palazzo Rosso, con l'intento di riqualificarlo nel ruolo prestigioso di polo culturale - come è stato negli anni gloriosi dell'Acna -, per il paese e non solo. Per la formulazione del macro-progetto devo qui ringraziare Sebastiano Rossi, grafic designer di Cengio, che già molti anni fa aveva impostato in nuce un'ipotesi di riuso del Palazzo; con lui ho valutato, discusso e condiviso la fattibilità del progetto, che è stato ora sottoposto al vaglio degli amministratori Eni".

"Il piano di lavori persegue finalità analoghe a quelle di realtà e percorsi progettuali già realizzati o avviati nel territorio valbormidese negli ultimi anni: il Museo dell'Arte Vetraria ad Altare, il Museo Napoleonico e Archeologico a Millesimo, il Museo della Fotografia a Ferrania, istituzioni che dal maggio 2015 fanno parte del MUV (Musei della ValleBormida). Promuovere la storia e le tradizioni locali in un contenitore di eccellenza e prestigio come Palazzo Rosso, in un'ottica non esclusivamente museale e conservativa ma produttiva, è l'obiettivo più alto e impegnativo del progetto: la biblioteca e museo della Chimica in collaborazione con sedi universitarie sono solo uno dei propositi. Insieme al macro-progetto, per cui è richiesto un investimento notevole in termini di tempo e di risorse, sono state sottoposte a Eni le programmazioni delle due stagioni culturali passate e quella in corso, ancora più ricca rispetto alle precedenti e di più ampio respiro. La mia esplicita richiesta a Eni è stata quella di declinare l'intervento di bonifica ormai pluridecennale sul territorio, anche in un "cantiere della cultura", per una riqualificazione non solo ambientale ma pure identitaria di un paese che è diventato, suo malgrado, un non-luogo. Eni ha quindi abbracciato questi propositi, riconoscendoli pienamente in linea con la politica dell'azienda, che per tradizione partecipa alla vita culturale dei territori in cui opera, sostenendo progetti di valorizzazione e conservazione del patrimonio locale. Così, auspicando che questo possa essere solo l'inizio di una proficua collaborazione culturale, la nuova stagione di incontri ed eventi artistici in Palazzo Rosso avrà il sostegno di Eni per le spese ordinarie legate alla manutenzione degli spazi".

 

c.s.

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