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Politica | 12 novembre 2015, 15:00

Savona verso le elezioni, l'assessore Lirosi sostiene le primarie nel PD: "Il candidato deve essere espressione degli impulsi territoriali"

Nel mezzo della bagarre elettorale, a porre alcune riflessioni è l'assessore ai Lavori pubblici

Savona verso le elezioni, l'assessore Lirosi sostiene le primarie nel PD: "Il candidato deve essere espressione degli impulsi territoriali"

Nel mezzo della bagarre elettorale appena iniziata per le amministrative che vedranno i savonesi scegliere il nuovo sindaco, a porre alcune riflessioni è l'assessore ai Lavori pubblici Francesco Lirosi.

Tra possibili nomi di candidati emersi in questi mesi l'assessore afferma: “Sento molto parlare di nomi, assai meno di programmi: credo sia un grave errore, perchè il candidato sindaco deve essere espressione degli impulsi territoriali e deve rappresentare e farsi carico dei problemi e dei bisogni della nostra comunità. Ergo, innanzi tutto, bisogna formulare, presentare e discutere con la gente il programma elettorale”.

“Dunque quale è il metodo più trasparente e democratico per la scelta?”, si chiede Lirosi: “Naturalmente le Primarie”.

E se quelle regionali hanno lasciato dubbi e preoccupazioni, si cambino le regole. Invece sento dire: “Siccome sono andate male le Primarie regionali, non facciamole più”. A mio modesto parere, è una idea sbagliata. Si dovrebbe rinunciare al metodo più democratico e trasparente che un Partito può utilizzare per far decidere non più alla gente (quanto meno quella di fede simile al candidato) ma a qualche politico, magari proveniente da fuori città. Una pazzia: come il marito che, per fare dispetto alla moglie........ Sento poi un ragionamento assurdo: “Se fanno le primarie, Di Tullio ha già vinto”: Fermo restando che Livio sarà anche un po' rozzo, ma lavora tanto e bene, è ormai esperto ed affronta sempre le situazioni, in qualsiasi ambiente politico, con volontà, capacità e carisma, io ragiono così: ma se le Primarie sono un metodo corretto e pubblico per prendere le decisioni e se Di Tullio, presentandosi, le avrebbe già vinte, e allora significa solo che se lo merita. Insomma, chi vuole si proponga e decideranno i cittadini. Ovviamente, come avevo già detto e scritto in occasione delle Primarie regionali, tutti debbono restare coesi e, già dal giorno dopo, lavorare per il candidato prescelto. Sento anche molti commenti sui risultati ottenuti da questa Giunta. Il problema è che sono giudizi emessi con logica umana. Purtroppo, però, le giuste istanze e le aspettative legittime dei cittadini non si basano e, specialmente, non tengono conto delle vigenti normative, obbligatoriamente da rispettare, e delle scarse risorse a disposizione. Il mondo reale, quello fatto e vissuto nella vita di tutti i giorni, con i figli che non trovano lavoro, l'affitto da pagare, i guai fisici, le difficoltà sempre presenti, gli anziani a cui dedicare amore e rispetto, sono una cosa. Ma l'ambiente amministrativo, quello con regole apparentemente assurde, i dictat della Sovrintendenza, la mancanza di possibilità finanziarie, l'iter lunghissimo e complicatissimo di qualsiasi lavoro pubblico, le normative (difficili da capire ed applicare, difficilissime da spiegare) sono un'altra realtà, spesso scollata dalla vita normale”.

“A Savona si sta svolgendo una strana ricerca telefonica. Alcuni cittadini sono stati contattati ed è stato chiesto loro una preferenza per il prossimo candidato sindaco, con metodo puerile: “Lei preferisce il tale o il tal altro?” Non si è parlato di programmi, ma proprio solo di alcuni nomi. Sembrerebbe l'immancabile parente petulante che chiede al bambino di 3 o 4 anni: “Ma vuoi più bene al papà o alla mamma?”: patetico. E mi sorgono anche legittime domande. Capisco che la prima sia personale ma, visto che il mio nome non veniva fatto (mi pare una dimenticanza offensiva) e proprio per evitare ipocrisie, la esprimo: e io? Io che ho raggiunto per la sinistra il più alto numero di suffragi in una tornata elettorale svoltasi in Savona in tutta la storia della Repubblica; che lavoro dalle 8 alle 10 ore tutti i giorni; che tengo la porta aperta per tutti i cittadini; dopo 21 anni di Pubblica Amministrazione, in cui sono stato anche Sindaco reggente; che visito gli abitanti anche nelle varie frazioni? Premesso quanto sopra del tutto legittimamente, io il mio candidato ce l'ho, non sono io, lo voterò e, se potrò, lo farò votare. La seconda domanda é: le inchieste costano e questa chi l'ha commissionata? Non credo proprio il PD nazionale (spero si voglia dedicare a problemi più impellenti) e neppure quello regionale; ho chiesto ai rappresentanti del PD provinciale e locale, mi è stata assicurata la completa estraneità e non ho nessun motivo di dubitarne; avversari politici, che vogliono mettere zizzania? Non so cosa dire, ma le telefonate arrivano ai savonesi e l'iniziativa è reale (e, come detto, patetica)”.

“Ma benedetta politica, ci vuole tanto a comportarsi con correttezza e con logica? E' così difficile ascoltare sempre i cittadini; elaborare un bilancio partecipato; indirizzare quelle poche risorse verso i più deboli (come questa Giunta ha fatto); essere sempre disponibili a colloquiare; in sostanza applicare quel principio a me sempre così caro: la politica è servizio? E' proprio impossibile che il PD si faccia fermo paladino della correzione di quel terribile errore nazionale che ha dato luogo al fenomeno degli esodati? E' così difficile pretendere candidati capaci e corretti, che vengano votati con le preferenze, che siano scelti tra cittadini immacolati, che non facciano dell'attività politica solo un mezzo per sbarcare il lunario e che non vengano catapultati in zone a loro sconosciute (divertente, anzi tristissimo, l'episodio del Governatore Toti e di Novi Ligure!)? E' proprio impossibile snellire complicatissime normative che rallentano l'attività delle Pubbliche Amministrazioni e che fanno perdere pazienza fiducia ai cittadini? E' impossibile mitigare i difetti dei trasporti, della sanità, dei servizi scolastici e mantenere il carattere pubblico ai servizi essenziali ed ai beni primari, prima di tutto l'acqua? Ma questo Paese, dove c'è stata la Resistenza e dove i nostri padri hanno scritto una Costituzione invidiata ed anche copiata da tutti, dove vivono milioni di persone di buona volontà, dove ci sono ricchezze intellettuali, morali e naturali immense, deve proprio continuare a deperire? E assistendo a tutto ciò, ci dobbiamo anche ridurre a sentire gridare quattro cialtroni?”

“Credo, comunque, che i cittadini savonesi avranno fiducia nelle idee del PD e della sinistra tutta. Mi pare palese che ci siamo impegnati molto, pur vessati dalla mancanza di soldi e dall'obbligo del rispetto di normative a volte apparentemente poco logiche e quasi sempre di lentissima applicazione, e che non c'è bisogno di prestare orecchio a partiti e/o a movimenti che di politico non hanno niente, salvo strampalate idee poco o nulla democratiche. Quanto accaduto nell'ultimo Consiglio Comunale è molto esemplificativo: Onorevoli del M5S che scrivono a tutti i Consiglieri Comunali “consigliando” di non votare una pratica e ipotizzando un eventuale ricorso alla Magistratura (mentre, invece, dopo le esaurienti spiegazioni del Segretario Generale, la pratica è stata votata); sostenitori dei grillini tra il pubblico che minacciano il Vice Sindaco (“Livio, ancora 6 mesi, e poi.”); Consiglieri Comunali M5S esitanti a produrre un emendamento, con i sostenitori che si sporgono dalla balaustra per scriverlo! Auspico fortemente (e ne ho anche fiducia) che tra qualche mese la coscienza dei savonesi e la loro ragione prevalgano sulle tesi di chi grida tanto (probabilmente perchè non ha nulla da proporre) e che possano essere premiati quei Partiti che hanno capacità, dignità e coscienza sociale e non quelli che non sono neppure paragonabili al PD ed alla Sinistra unita. In caso contrario, per Savona sarebbe davvero un bel disastro”.

 

Redazione

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