Albenga: farmaci ai bambini nelle scuole Badino "La materia è regolata da una circolare ministeriale"

Farmaci non somministrati ad un bambino nella scuola materna e scoppia il caso ad Albenga dopo la mozione presentata da Rosy Guarnieri e Cristina Porro.

Arriva la replica da parte del dirigente scolastico il Dott. Riccardo Badino che precisa con una nota :  

“1. La materia è regolata da LINEE GUIDA e per il Personale scolastico dalla  Circolare Ministeriale  di accompagnamento  (25/11/2005) : questi testi escludono l’obbligatorietà per il Personale scolastico di somministrare farmaci, obbligo che non esisteva nemmeno prima, ma si limitano a fare riferimento ad eventuale disponibilità. E’ proprio sulla base di dette disponibilità personali che vengono redatti i protocolli di somministrazione che vengono sottoscritti dal personale interno, dal Dirigente Scolastico, dall’ASL  e dalla famiglia del minore.

2. Non tutti i casi sono uguali: soggetti diversi possono risultare più esposti di altri a complicazioni o a reazioni negative senza che il personale scolastico sia in grado di valutare  la portata e collegare gli effetti al quadro clinico complessivo. Da questo tipo di considerazione si può comprendere perché in alcune situazioni la disponibilità venga dichiarata  e in altri casi no per l’incertezza circa il grado di responsabilità che graverebbe sugli operatori scolastici.

3. Le Scuole pubbliche italiane, e tra queste non sono ultime quelle di Albenga, provvedono ogni giorno ad intervenire in molti casi a necessità di somministrazione dei farmaci, ovvero promuovono iniziative di istruzione domiciliare per alunni che non possono frequentare, oppure realizzano comunicazioni in video conferenza per coloro ricoverati in strutture ospedaliere.

    Le Scuole degli Istituti Comprensivi di Albenga annoverano una esperienza pluriennale in questo senso e attualmente confermano tale impegno.

4. Circa il caso sollevato, si sarebbe potuto ricorrere a quanto previsto dalle succitate LINEE GUIDA, ovvero coinvolgere le Associazioni di Volontariato del soccorso (Croce Rossa e Pubbliche Assistenze) affinchè intervenissero alla richiesta di somministrazione.”

Purtroppo questo non è stato possibile perché la famiglia ha trasferito ad altra scuola il bambino.”