Il nuovo orario di Trenitalia non convince: lettera aperta di una nostra lettrice

"Buongiorno, mi chiamo Elena e sono una pendolare della tratta del Ponente ligure, che giornalmente usufruisce del servizio di trasporto ferroviario regionale Trenitalia. Scrivo non solo a carattere personale, ma la presente è rappresentativa del crescente malcontento dei tanti clienti che utilizzano il servizio di trasporto menzionato".

"Come letto sui numerosi articoli pubblicati sulle diverse testate giornalistiche locali, dal prossimo 13 dicembre entrerà in vigore il nuovo orario Trenitalia. Abbiamo potuto leggere dell’introduzione dell’orario “cadenzato”, della semplicità e velocità per il raggiungimento del genovese, tuttavia poco o quasi nulla si è detto della sempre maggiore difficoltà che incontrano i viaggiatori nella tratta del Ponente; infatti molti convogli attualmente presenti, saranno sacrificati con la nuova programmazione".

"Analizzando il nuovo orario, nel dettaglio il segmento Ventimiglia-­Savona, la fascia oraria di rientro dal lavoro (indicativamente 16.30­18.30) risulta gravemente carente di collegamenti, ossia sono stati cancellati dei treni rendendo impossibile il rientro a casa di numerosi lavoratori in tempi non biblici. Contestualizzo con un esempio inerente la partenza dalla stazione di Ceriale con arrivo nella stazione di Spotorno. Attualmente per il rientro a casa utilizziamo il treno 6215 in partenza alle ore 17:32 da Ceriale e arrivo a Spotorno alle ore 18:01. Simulando un rientro a casa dopo il 13 dicembre, il treno 6215 è stato cancellato e il primo treno utile da Ceriale è il 10143 alle ore 18.33 con arrivo a Spotorno alle ore 19.04. E' evidente che un lavoratore che termina la sua prestazione intorno alle ore 17.00, dovrebbe attendere ben 90 minuti il primo treno utile. Risulta altresì realisticamente impossibile usufruire del collegamento precedente, treno 10135 delle ore 16.29 da Ceriale, in quanto troppo presto".

"Ci rendiamo conto che il trasporto su ferro non è l'unico vettore disponibile. Valutando anche il trasporto su gomma per il raggiungimento della prima stazione servita, si evidenzia che gli orari ferro­gomma non sono integrati e quindi per pochi minuti si perde il treno".

"Ora, nonostante le numerose petizioni di protesta, non rimane che attendere e sperare che l’incontro del 2 dicembre con l’assessore ai Trasporti della Regione, Gianni Berrino e l’Adiconsum, Movimento a Difesa del Cittadino e Assoutenti, porti ad una rimodulazione dell’offerta treni sul Ponente ligure, già di per se fortemente penalizzata"

Cordialmente.

Elena Pantaleone