Da Savona alla Malesia: la storia del 17enne Daniele Speziale, con la Torretta nel cuore

Vive in Malesia da settembre, parla 10 lingue oltre all’italiano, quali inglese, francese, tedesco, spagnolo, cinese, giapponese, arabo, malese, tamil e telugu ed è stato intervistato dal programma Rai Caterpillar. Lui è Daniele Speziale e ha 17 anni. Da Savona alla Malesia, ecco la storia, fuori dal comune (e sarebbe il caso di dire anche fuori dalla Nazione), di Daniele.

Da Savona alla Malesia per frequentare il tuo quarto anno di superiori. Come mai la scelta di questo Paese?

Bella domanda. E' da quando ho deciso di applicarmi al programma Intercultura che tutti mi chiedono perché mai uno studente dovrebbe andare in Malesia, un paese sperduto nel sud-est asiatico coperto per quasi il 70% dalla giungla. In realtà, all'inizio non avevo minimamente pensato a questa destinazione: le mie mete erano la Cina, il Giappone o Hong Kong, i paesi asiatici più comuni, avanzati e famosi. Purtroppo, ogni stato ha dei rigidi limiti di età per quanto riguarda l'inserimento a scuola, e quelli che volevano partire per tali paesi dovevano essere nati almeno nel marzo 1998. Io sono nato a febbraio!! Dopo questo duro colpo, ho pensato che la Malesia non fosse una cattiva idea: si parlano cinese e tamil, due lingue che ho studiato in Italia. E così, la Malesia è finita al primo posto dei paesi da me richiesti per la borsa di studio.

A soli 17 anni conosci molte più lingue di quanto sia umano pensare. Quali sono e come le hai imparate?

Le lingue che parlo/ho studiato, oltre alla mia bellissima madrelingua, l'italiano, sono inglese, francese, tedesco, spagnolo, cinese, giapponese, arabo, malese, tamil e telugu. Ma, ad essere sinceri, alcune non posso dire di "parlarle" davvero, per esempio, il giapponese (la lingua più difficile che abbia studiato finora) l'ho quasi dimenticato! Per quanto riguarda come le ho imparate, ho studiato a scuola inglese, francese e tedesco; ho preso lezioni private di spagnolo e giapponese; sto imparando in Malesia, oltre al malese, l'arabo (come materia scolastica) e il telugu (la lingua della mia famiglia ospitante - una lingua indiana); il cinese l'ho studiato da autodidatta, così come il tamil, un'altra lingua indiana. Nulla di speciale comunque: chiunque è in grado di imparare più lingue! Non è niente di sovrumano. Ma bisogna avere una grande passione, dedicazione e motivazione.

 Hai una grande passione per l’oriente, da dove nasce?

In realtà, non ne sono neanche io molto sicuro. Circa 4 anni fa ho iniziato a studiare il cinese e da qui è iniziata la mia avventura sia linguistica che culturale nel mondo orientale. Dapprima mi sono appassionato alla Cina, poi a tutto l'Estremo Oriente, poi a tutto il continente asiatico, dagli uliveti della Palestina fino alle valli della Mongolia. E poi, mi sono appassionato al resto del mondo. Ecco, se mi fossero fatte domande come "qual è il tuo paese preferito?", sicuramente non saprei rispondere, perché trovo ogni paese bellissimo, affascinante e meritevole di essere conosciuto. Ma tutto ciò è iniziato dall'Oriente, quindi esso detiene un posto speciale nel mio cuore. E poi, ormai è la mia seconda casa!

Come pensi ti troverai, se dovessi tornare a vivere a Savona?

Ah, la mia Savona. Quando ero lì la odiavo tantissimo, e come tutti i miei amici mi lamentavo che "non c'è niente per i giovani" ecc ecc. Ma, sarò sincero, per quanto io possa amare la Malesia e la mia vita in Malesia, questa rimane un paese quasi del terzo mondo. Vivere in un posto come la Malesia ti fa realizzare quanto siamo fortunati in Italia, e quante cose cose abbiamo, anche quelle più scontate, per esempio l'acqua potabile dal rubinetto. Quando tornerò sarò diverso, e vedrò tutto con occhi diversi. Certo che, se per apprezzare Savona, bisogna vivere un anno nel terzo mondo, allora come città fa schifo davvero. Ma appena tornerò, mi ingozzerò di panissa e dei buonissimi frappé di Superfrutto!

Sicuramente i tuoi progetti per il futuro non si fermano qui. Quale sarà il tuo prossimo obiettivo?

Per ora la mia preoccupazione principale è recuperare il programma della mia classe italiana. Tra l'altro, l'anno prossimo ho la maturità. Non sarà facile. Dopodiché, voglio iscrivermi ad una buona università. Ho pensato all'America, l'Inghilterra, Parigi o Singapore (no, proprio non mi piace stare a casa). Mi piacerebbe studiare scienze politiche o relazioni internazionali, e la mia ambizione più alta, per quanto difficile, è diventare ambasciatore dell'Italia all'estero. In ogni caso, mi piacerebbe avere una posizione nella società tale da avere il potere di aiutare gli altri e fare del bene. Ho pensato anche ad un futuro negli aiuti umanitari.

Stai scrivendo per dei giornali online, c’è il giornalismo nel tuo futuro?

Perché no? Magari come giornalista freelancer. Il giornalismo mi interessa molto, mi da la possibilità di mettere gli altri al corrente di cose e avvenimenti che magari passano in secondo piano. Per ora ho solo iniziato, ho scritto un articolo sull'ISIS dopo i bombardamenti russi, nulla di ché. Più che altro, sto promuovendo nei media l'associazione Intercultura: ho scritto un'articolo per la Repubblica.it e sono stato intervistato dalla Rai, dal programma Caterpillar. Questa è la mia terza intervista, e ne sono felicissimo perché mi piace molto poter esprimere le mie opinioni e i miei pensieri, soprattutto nella speranza di motivare gli altri!