Diciannove euro pagabili in venti anni: è questa la cifra che la Provincia di Pavia deve versare all’Autorità Portuale di Savona. A raccontare la curiosa storia è il quotidiano online la provincia.pavese.it.
Tutto risale al 1885, quando un regio decreto imponeva alle Province e Comune di contribuire alla realizzazione degli approdi. Dato che all’epoca non esistevano infatti gli aeroporti, il traffico merci si faceva via mare e di conseguenza chi li utilizzava doveva contribuire a mantenerli. A Pavia toccarono Savona e Genova.
La legge è ancora attualmente in vigore, ma quest’anno la Provincia lombarda dovrà una somma aggiuntiva di venti euro, un pagamento che però precisa la ragioneria dell’ente:” può essere effettuato in un’unica soluzione oppure in venti annualità, senza interessi”.