In consiglio la variante al Puc sull'ex tracciato ferroviario di Varigotti, Frascherelli: "Non è prevista nuova cementificazione"

“La variante al Puc non è assolutamente finalizzata a prevedere nuova cementificazione a Varigotti”. Il sindaco di Finale Ligure Ugo Frascherelli e l’assessore all’urbanistica Marinella Orso intervengo per rispondere alle polemiche sollevate ieri dal Movimento 5 Stelle. Nel corso del consiglio comunale di giovedì verrà infatti discussa una variante al Piano Urbanistico Comunale, che disciplina nello specifico le aree dismesse dell’ex tracciato ferroviario del borgo saraceno.

Ieri i grillini avevano puntato pesantemente il dito contro l’amministrazione, parlando di autorizzazione ad una “cementificazione selvaggia”

“La variante che verrà discussa, spiega il sindaco Frascherelli, è tesa a  disciplinare  nello specifico le aree dismesse dell’ex tracciato ferroviario del borgo saraceno alle quali  viene attribuita esclusivamente la funzione di “servizio pubblico". In relazione al grande pregio di Varigotti ed alla conseguente delicatezza del sito anche per la vicinanza con il fronte mare le opere di sistemazione  vengono assoggettate  ad obbligo di  progetto che sarà da sottoporre ad approvazione regionale ai sensi dell’art. 69, 5° comma L.R. 36/1997”.

“ Una volta ottenuta l'autorizzazione paesaggistica, prosegue l’assessore Orso, sul progetto unitario l'esecuzione delle opere potrà essere effettuata per lotti/stralci funzionali ed  Il comune potrà provvedee all'esecuzione delle opere con mezzi propri , e/o finanziamenti esterni oltre che attraverso l'utilizzo dei proventi degli oneri e monetizzazioni derivanti dagli interventi nell'ambito”.

“Per quanto riguarda  gli interventi edificatori privati, prosegue l’assessore all’urbanistica,  tale variante si limita a confermare le limitate integrazioni dell’edificato previste nel PUC promosso dalla passata amministrazione ed approvato dalla regione Liguria  nonché dagli enti competenti in materia paesaggistico-ambientale,  finalizzate essenzialmente  a ricucire il tessuto edilizio/urbanistico delle aree a cavallo dell’ex linea ferroviaria”.

Il  Movimento 5 Stelle aveva inoltre messo in luce come al posto di un un’attività artigianale venisse realizzato un complesso immobiliare. “Questo progetto, replica la Orso,è ancora in fase di definizione. Si tratta di una ricostruzione in sito di volumi incongrui ai sensi dell’art. 7  del Piano casa e, come tale,  ammissibile in forza di specifica legge regionale  ancor più oggi in quanto l’ultima modifica a tale legge  concede ai Comuni  di poter  introdurre  azioni limitative solo per quanto riguarda  gli interventi ammessi dagli articoli 3 e 3bis (incrementi percentuali di edifici esistenti)”.