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Politica | 05 febbraio 2016, 15:22

Comunali di Savona, obiettivo primarie Pd per Giuliano Arnaldi: presentato il suo programma elettorale

"Ho deciso di partecipare perché ci credo, sono l’unica vera innovazione introdotta in questi nel rapporto tra cittadini e politica, e come Democratico sono insieme orgoglioso e consapevole della responsabilità di ciascuno di mantenerle vive".

Comunali di Savona, obiettivo primarie Pd per Giuliano Arnaldi: presentato il suo programma elettorale

“Una città plasmata sulla sua bellezza: le persone, i loro saperi, l’ambiente i politici siano “web master del sito savona”: costruiscano una architettura umana compatibile con le sfide del mondo globale, che sappia governare i problemi con resilienza, dal locale al globale".

Conosciuto nel savonese per la sua attività culturale, il consigliere comunale di Onzo Giuliano Arnaldi ci racconta la sua intenzione di partecipare alle primarie del Pd per puntare alla carica di primo cittadino di Savona.

“Ho deciso di partecipare alle primarie perché ci credo – spiega Arnaldi - sono l’unica vera innovazione introdotta in questi nel rapporto tra cittadini e politica, e come Democratico sono insieme orgoglioso e consapevole della responsabilità di ciascuno di mantenerle vive. Le Primarie hanno un senso però solo se sono libere e partecipate. Libere da giochi di potere che sarebbe inutile ignorare , partecipate perché devono rispecchiare il meglio di ciò che siamo : vincere le primarie e perdere le elezioni non serve. La mia partecipazione ha il senso della verifica di un elemento fondamentale: in questo Partito chiunque abbia i requisiti politici e morali per avanzare una candidatura anche se “sconosciuto” agli apparati,  ha pari dignità rispetto a chi riveste posizioni di potere dentro il Partito e le sue emanazioni..anche anche perché può esserci autorevolezza anche lontano dal potere. la partecipazione è quindi un diritto/dovere di ciascuno, anche mio".

“Cosa penso di Savona? Credo si chiuda un ciclo – prosegue - anzi che si debba chiudere…un’epoca iniziata con Carlo Ruggeri e terminata con Federico Berruti. Orgogliosi dei risultati ottenuti ( sopratutto negli ultimi dieci, difficilissimi anni in cui Savona ha retto alla gigantesca onda d’urto mondiale anche grazie alla sua Amministrazione Comunale ) , consapevoli della necessità di uno scatto in avanti".

"I nodi sono il cemento, non solo perché troppo ma perché privo di una visione ( l’area Bofil e l’area portuale in genere , pur suggestiva, è vuota di umanità ): farne altro sarebbe comunque incomprensibile, mentre bisogna riqualificare l’esistente, nell’ottica di creare opportunità alle nuove famiglie, agli anziani, al mondo artigiano e della piccola impresa che maggiormente sente la crisi. non serve un’ottica assistenzialistica, ma favorire una rete di piccole realtà qualificate e progettualmente innovative che trovino interlocutori nel mondo della polizza e delle istituzioni"

"Qui è fondamentale il ruolo di Enti Partecipati, Associazionismo e mondo cooperativo, ma serve un altro sguardo - continua - La vicenda del Faggio dimostra che non è seguendo modelli “imprenditorialistici” che si resta sul mercato, ma proponendo una visione diversa del rapporto tra il lavoro e la società. Nemmeno canali oggettivamente privilegiati con gli Enti Locali hanno consentito a quelle realtà di essere produttivi e vincenti.

"Più in generale manca una visone e quindi una capacità attrattiva, un’idea di città nuova - aggiunge - Subiamo ancora un complesso di inferiorità verso Genova, e cerchiamo di scimmiottarne il modello (per altro pesantemente in crisi). I cannoni genovesi sono ancora puntati sulla città , e questa è forse la prova del fatto che una delle più grandi risorse culturali e imprenditoriali di Savona , il Priamar, sia ancora lontano dalla città , come l’altro suo cuore, il Santuario.. Penso che i nostri punti di forza siano quelli che sembrano essere i più deboli: il gran numero anziani , che non riusciamo a valorizzare come portatori di saperi ( pensate ad esempio agli artigiani…) e come produttori di economia, e i giovani, che se ne vanno a lavorare altrove nonostante Savona abbia una posizione strategica sul piano geografico e un polo innovativo come il Campus".

"Ascolterò, molto e ciascuno, partendo da chi normalmente non ottiene udienza - sottolinea - Il politico non deve essere “tecnico” ma scegliere i tecnici migliori e impegnarli nella realizzazione concreta del mandato ricevuto dai cittadini, costituirò quindi albi professionali in cui scegliere i tecnici che la politica invia nelle società partecipate, proponendo la sottoscrizione di un rigoroso codice etico che impegni i politici di professione a non occupare ruoli in alcuna società partecipata".

"Inoltre - conclude il consigliere di Onzo Arnaldi - rinnoverò profondamente la catena di comando comunale: anche i funzionari, come gli amministratori , fanno il loro tempo. Vicende come quella del Museo Archeologico, del Bitume e della Margonara pongono domande sul ruolo svolto dagli uffici che esigono risposte e farò una giunta di sole donne. Siamo dentro il mondo, e il mondo ci dice che la visione maschile e patriarcale del mondo ha fallito. Sono orgoglioso di essere maschio e padre, ma penso sia rivisto il momento di lasciare spazio all’autorità Femminile e ai suoi saperi.. Il mondo è cambiato, cambiamo con il mondo portando con noi il meglio della nostra memoria e le nostre risorse".

 

R.g.

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