Albenga, Ciangherotti:"I dati parlano da soli. Meno ingressi ai musei e più contributi agli Studi liguri, ecco l'anomalia"

"A scorrere le voci dei bilanci della fondazione Oddi, interamente finanziata con soldi del Comune, abbiamo rilevato che se alla riga "incassi musei navali" sono stati introitati euro 17.084 nel 2013, euro 18.101 nel 2014 ed euro 16.488 nel 2015 (anno del fatidico Giro d'Italia, quello che secondo il vicesindaco Tomatis avrebbe portato flussi milionari di turisti ad Albenga), non si capisce come mai il contributo versato all'Istituto studi liguri per la gestione del polo museale sia cresciuto in maniera sostanziale e inversamente proporzionale, passando da 54.565 euro nel 2013, a 65000 nel 2014 ed, infine, a 70.000 nel 2015, nonostante gli ingressi ai nostri musei siano diminuiti e a noi risulti che una dipendete della biglietteria sia stata licenziata".

"Se è vero, come risulta dal nostro accesso agli atti, che ad oggi non è in atto alcuna convenzione e che il vecchio rapporto tra Fondazione Oddi e Istituto studi liguri è scaduto il 30.04.2012, come può andare avanti da ben quattro anni il regime di prorogatio (peraltro neppure previsto) e in base a quali norme giuridiche l'Istituto ha ricevuto, con Giorgio Cangiano sindaco, un contributo maggiore, ogni anno del suo mandato, fino a totalizzare una cifra di 25 mila euro in più?".

"Lei mi chiede il ravvedimento operoso, ma se è vero che questo strumento esiste nel diritto tributario e non è previsto in sede penale/civile nel caso di querela per diffamazione, altrettanto è vero che io ho compiuto un semplice accesso agli atti ed espresso valutazioni politico/amministrative che mi spettano di diritto per il ruolo che occupo. Perché questi sono soldi degli albenganesi".

"I Latini dicevano excusatio non petita, accusatio manifesta? Non mi pronuncio in tal senso, ma voglio comunque rassicurare l'Avvocato Cosimo Costa che, per me, l'Istituto Studi Liguri ha introitato fin troppi soldi pubblici per i miei gusti. Adesso spero che a breve si passi dalle parole ai fatti e che la gestione del polo museale ingauno venga messa a gara con un bando pubblico".