ELEZIONI COMUNE DI ALBENGA
ELEZIONI COMUNE DI FINALE LIGURE
 / Politica

Politica | 01 aprile 2016, 14:34

Referendum no Triv: Vaccarezza, Pastorino e Pisani replicano al Pd

Referendum no Triv: Vaccarezza, Pastorino e Pisani replicano al Pd

"Lo scorso 29 settembre il Consiglio Regionale ligure si è espresso con 23 voti a favore e 8 astensioni per l’adesione al Coordinamento Nazionale delle regioni per il referendum contro le trivellazioni in mare. Questa scelta, ovviamente, ha comportato in ciascuna delle 9 regioni aderenti la necessità di deliberare un impegno di spesa per sostenere gli adempimenti della campagna referendaria". Ad intervenire sono i consigliere Giovanni Pastorino, Gabriele Pisani e Angelo Vaccarezza, primi firmatari della delibera di adesione al referendum NoTriv.

"Comprendiamo, proseguono i tre esponenti politici, l’imbarazzo di chi, come il Partito Democratico, si trova in una situazione in cui in molte regioni è convinto promotore del referendum, in altre si astiene, in altre ancora deve ancora decidere se votare SI o NO".

"Va ricordato, continuano Pastorino, Vaccarezza e Pisani, come in questi giorni la dottrina costituzionale abbia ribadito che i 9 consigli regionali che si sono espressi a favore del SI al referendum siano soggetti giuridici e quindi siano legittimati a impegnare fondi per la campagna referendaria: in questo non c‘è alcuna volontà politica di parte, ma semplicemente la naturale conseguenza del processo democratico fin qui svolto sul tema trivellazioni. È logica conseguenza, quindi, che il Consiglio Regionale non si possa sottrarre a dar seguito a tale decisione con atti concreti".

"Del resto, le decisioni approvate dal Consiglio Regionale, anche quelle sostenute dal Partito Democratico, rappresentano scelte non sempre unanimi; tuttavia, pur non rappresentando la totalità degli elettori liguri, vedono impegnati fondi pubblici".

"Ad ogni modo, continuano Vaccarezza, Pastorino e Pisani, la campagna referendaria potrà proseguire ugualmente grazie al contributo diretto dei consiglieri regionali che hanno votato per il SI e dunque hanno deciso di autotassarsi, in considerazione del fatto che quando ci si prende un impegno con i cittadini (e anche questo lo è, piaccia o non piaccia al PD), lo si porta a termine. A maggior ragione con un impegno di tale portata".

"L’ultima considerazione riguarda la presunta correttezza di chi ritiene sbagliato usare soldi pubblici per la campagna referendaria: gli stessi che, contemporaneamente, plaudono e sostengono un Governo il cui Primo Ministro invita all’astensione, dopo aver evitato in tutti i modi di accorpare il referendum alle elezioni amministrative".

"In merito a quanto sopra, ci chiediamo: sono peggio poche migliaia di euro destinate alla campagna referendaria, o i 300 milioni buttati via dal Governo nel tentativo di non far raggiungere il quorum al referendum? Anche quelli sono soldi pubblici", concludono i tre consiglieri.

 

c.s.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di SavonaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium