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Politica | 12 aprile 2016, 18:45

Savona, il bilancio si approverà ma il sindaco Berruti afferma: "Lascerò un'eredità difficile"

Secondo il primo cittadino non c'è rischio commissariamento e conferma che l'iter sarà avviato

Savona, il bilancio si approverà ma il sindaco Berruti afferma: "Lascerò un'eredità difficile"

Il bilancio di previsione sarà approvato martedì prossimo. A confermarlo il sindaco di Savona, Federico Berruti al termine della riunione di giunta convocata questa mattina in palazzo Sisto.

La legge prevede che il bilancio di previsione venga votato entro il 30 aprile, ma questo non é un problema secondo il primo cittadino che aspetta una proroga. Berruti inoltre spegne ogni ipotesi sul rischio commissariamento e conferma che l'iter sarà avviato anche se dai rumors emersi in palazzo Sisto negli ultimi giorni sembrava che la volontà dell'amministrazione fosse quella di evitare il bilancio per il timore di scatenare polemiche in consiglio comunale proprio alla vigilia delle elezioni amministrative.

“A breve”, spiega il sindaco Federico Berruti, “partirà l’iter per approvare definitivamente il bilancio, almeno se non ci saranno rinvii che almeno al momento non conosciamo. Le procedure per il Commissariamento scattano per la mancanza di un percorso amministrativo di ratifica del bilancio: noi arriveremo al 30 aprile avendolo approvato in giunta”.

“Quest’anno”, prosegue il primo cittadino, “scontiamo una riduzione delle entrate che non ha niente a che fare con scelte locali né attuali, né passate. E’ una riduzione delle entrate secca, esogena, cioè che non dipende dalla nostra volontà, ma alla quale dobbiamo adeguarci”.

“E’ un bilancio difficile”, evidenzia Berruti, “come lo è sempre stato in questi anni, e noi abbiamo cercato di difendere i servizi per i cittadini sia erogati direttamente dalla nostra amministrazione, sia dalle nostre partecipate. Un principio valido nella  qualità, quantità e nelle tariffe. Quest’anno, compatibilmente con i numeri, cercheremo di impattare più sull’interno, e quindi  sull’efficientamento organizzativo, e meno sui tagli”.

“Al prossimo sindaco”, prosegue Berruti, “lascerò un’eredità di equilibrio, sia per quanto riguarda i conti del Comune che le Partecipate. Amministrare città come la nostra diventa sempre più difficile. Realtà medio piccole, che hanno tessuto un sociale fatto in gran parte di popolazione residente, senza quel volano di risorse che proviene ai Comuni della costa dalla seconde case e con una comunità che ha bisogno di spesa pubblica crescente, dal welfare,  alla sanità”.

Berruti fa poi un quadro della situazione politica nazionale: ”Io credo che una volta affrontato il tema della riforma nella parte alta della Repubblica, bisogna affrontare quella vista dal basso, dal punto di vista degli enti locali. Organizzati così come sono oggi non reggeranno più”.

“Renzi si confronta con delle esigenze e sta cercando di tenere insieme il rigore e lo sviluppo. Certamente il risanamento del bilancio pubblico sta gravando molto sugli enti locali e quindi è un tema che riguarda come amministrare i territori già oggi” conclude Berruti.

Redazione

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