Si è tenuto martedì pomeriggio un incontro relativo alla riapertura della procedura per i licenziamenti collettivi al GSL dell’Ospedale Santa Maria di Albenga che vedrà il licenziamento di 49 lavoratori a tempo indeterminato e i 4 a tempo determinato oltre all’indotto (cliniche di riabilitazione, come la San Michele legate a doppio filo al GSL) .
Se da una parte è chiaro che si tratta di un atto dovuto per legge data la decisione di chiudere il GSL il 31 luglio, dall’altro lato la richiesta da parte di lavoratori e sindacati è quella di avere chiarezza sul futuro sia del reparto (ed indirettamente dell’Ospedale) sia dei lavoratori.
Afferma Fausto Dabove (CGIL) “La procedura era già partita prima che si ottenesse la proroga del servizio fino a fine luglio, era stata poi sospesa e dunque riaperta. L‘azienda, presente all’incontro, ha rappresentato la propria disponibilità nel caso a sospendere nuovamente le procedure di licenziamento se fosse rappresentata la necessità di una ulteriore proroga, ma per farlo, naturalmente è importante una certa tempestività”.
Conclude Dabove “La Regione fino ad oggi tace. Ciò non è più possibile, infatti il rischio è che si arrivi a chiudere un reparto senza garantire un futuro ai lavoratori in esso impiegati. I tempi stringono e noi abbiamo chiesto un incontro con i vertici regionali, ma siamo pronti a tornare con i lavoratori in via Fieschi se questo fosse necessario per ottenere risposte e garanzie”.