ELEZIONI COMUNE DI ALBENGA
ELEZIONI COMUNE DI FINALE LIGURE
 / Savona

Savona | 04 maggio 2016, 17:00

Wurstel e formaggio per sfamarsi: legittima difesa

Wurstel e formaggio per sfamarsi: legittima difesa

C'è chi ha salutato la sentenza della Cassazione sul caso Roman Ostriakov come un esercizio di saggezza giuridica. I commentatori si sono sbizzarriti a ricamare articoli e post, plaudendo alla decisione della Suprema Corte. La reazione emotiva, però, dipende molto da come il fatto è stato riportato dai maggiori giornali, in modo succinto e poco contestualizzato. Peraltro la pronuncia risale a quattro mesi fa.  

Ricapitolando: uno straniero senza occupazione e senza fissa dimora ruba due porzioni di formaggio e una confezione di wurstel dagli scaffali di un supermercato. Notato da un cliente, viene fermato da un vigilante, dopo che alla cassa si cerca di pagare soltanto un pacco di grissini. Ne scaturisce l'iter che porta la Cassazione ad annullare la condanna per furto inflitta dalla Corte d'Appello di Genova. Non è legittimo punire la sottrazione di piccole quantità di cibo, 4 euro di valore in quel caso, quando stenti e fame spingono alla soglia del reato. Così il collegio degli ermellini ha annullato senza rinvio la sentenza di condanna che era stata inflitta in appello al giovane clochard.

La Cassazione ha sottolineato che "la condizione dell'imputato e le circostanze in cui è avvenuto l'impossessamento della merce dimostrano che egli si impossessò di quel poco cibo per far fronte ad una immediata ed imprescindibile esigenza di alimentarsi, agendo quindi in stato di necessità". Il nodo è questo: ha richiamato l'articolo 54 del codice penale (stato di necessità) perché, come si sa, la fame non guarda in faccia a nessuno.

I pochi giuristi e giusfilosofi superstiti in questo Paese dovrebbero misurarsi con le nozioni di "stato di necessità" e "legittima difesa", tra loro diverse ma con un punto in comune: il cosiddetto pericolo attuale, che include due requisiti essenziali, ossia l'involontarietà e l'inevitabilità.

La proposta di legge di iniziativa popolare sulla difesa legittima, che sta facendo incetta di firme, che vuole inasprire le pene per la violazione di domicilio e che intende ridimensionare l'eccesso colposo, meriterebbe maggiore attenzione. Un approfondimento morale che, come al solito, i media si guardano bene dal realizzare. Ma neppure nelle Università - presumo - il dibattito è così sentito. La gente comune si accoda agli slogan, perché è davvero esposta allo "stato di necessità": quello che tramuta un affamato in un ladro, un onesto lavoratore nel gambizzatore degli intrusi. La legge dovrebbe fare le dovute proporzioni e, prima della legge, la "classe" pensante di questo Paese. 

Felix Lammardo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di SavonaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium