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Attualità | 27 maggio 2016, 18:50

Sciopero di tutte le centrali Tirreno Power il 31 maggio

Sciopero per tre centrali termoelettriche: Vado Ligure, aSavona; Torrevaldaliga Sud, a Civitavecchia (Roma), Napoli Levante e 17 centralineidroelettriche distribuite nell'arco dell'Appennino Ligure, per complessivi 380lavoratori circa

Sciopero di tutte le centrali Tirreno Power il 31 maggio

Martedì 31 maggio è sciopero nazionale per l'intera giornata di tutti i lavoratori delGruppo elettrico “Tirreno Power” (tre centrali termoelettriche: Vado Ligure, aSavona; Torrevaldaliga Sud, a Civitavecchia (Roma), Napoli Levante e 17 centralineidroelettriche distribuite nell'arco dell'Appennino Ligure, per complessivi 380lavoratori circa), investito da qualche anno da una pesante crisi industriale.“Ma non mancherà l'erogazione dell'energia elettrica–assicurano i sindacati delsettore Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil, promotori della mobilitazione–nétantomeno i servizi essenziali ai cittadini”.L'astensione dal lavoro “si è resa necessaria–incalzano i sindacati-a seguito dellamancata presentazione di un piano industriale credibile da parte di Tirreno Power, taleda consentire innanzitutto la ripresa dell'attività produttiva a salvaguardia di tuttal'occupazione dei propri dipendenti, a pochi mesi dalla scadenza degli ammortizzatorisociali attualmente applicati a tutto il personale”. “L'azienda–rincarano la dose isindacati–non ha saputo rispondere altro se non con una richiesta di ulteriore tempoper mettere a punto una soluzione. Le responsabilità di questa crisi sono ben precise enon possono essere pagate dai lavoratori!”.A subire le conseguenze della crisi sono circa 190 lavoratori, di cui oltre 100 dellacentrale di Vado Ligure, dove il sequestro della Magistratura delle unità a carbone hagià comportato la fuoriuscita dal lavoro di 70 dipendenti diretti, con un organicopassato da 240 unità a poco più di 160 ed ha coinvolto in modo drammatico ilavoratori dell'indotto, per i quali si parla di circa 850 famiglie coinvolte.“In autunno–ricordano i sindacati–scadranno icontratti di solidarietà che oggicoinvolgono tutti i lavoratori di Tirreno Power e se la proprietà non presenta un pianoindustriale degno di questo nome, non si possono prorogare gli ammortizzatori socialie non resta altra strada che quella dei licenziamenti”.Infine i sindacati hanno ribadito la richiesta fatta al ministero dello SviluppoEconomico per l'avvio di uno specifico tavolo di crisi per la vertenza Tirreno Power ela riattivazione di quello sull'intero settore della produzione termoelettrica

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