Sabato 28 maggio alle ore 9,45 ,presso la Biblioteca comunale “A.Aonzo “ di Quiliano sarà inaugurata la mostra dei lavori dei bambini della scuola primaria Don Peluffo di Quiliano elaborati nel progetto “Come e perché l’illustrazione”
Il progetto è al secondo anno e ha permesso ai piccoli studenti di venire a contatto con professionisti quali Gek Tessaro, Giorgio Scaramuzzino in questo anno e Simone Frasca durante l’anno scolastico precedente.
“Esprimersi e comunicare :Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni; rappresentare e comunicare la realtà percepita;
Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali.
Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici e pittorici
Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi linguistici e stilistici scoperti osservando immagini e opere d’arte” questi gli obiettivi che le insegnanti hanno perseguito proponendo incontri con scrittori e illustratori per l’infanzia di comprovate capacità, personalità e competenze per permettere a tutti gli alunni di poterne conoscere la tecniche e riceverne informazioni sulla funzione dell’illustrazione all’interno di un libro e di una storia.
Il Progetto si è potuto realizzare grazie alla donazione di “una misteriosa nonna benefattrice “ che ha devoluto alla scuola un finanziamento proprio con la finalità di poter far vivere esperienze artistiche ai piccoli studenti che sono stati ammaliati dall’esperienza ed hanno elaborato meritevoli lavori che saranno visibili presso la biblioteca per la stagione estiva.
Sabato sarà ospite dell’inaugurazione l’attore /scrittore Giorgio Scaramuzzino che all’interno di questo progetto ha portato con la sua voce le storie che oltre ad avere incantato hanno permesso ai bambini di elaborare immagini anche con le tecniche acquisite.
Sarà presente anche l’illustratore Sergio Olivotti che ha condotto un laboratorio con la classe quinta.
L’inaugurazione sarà un momento di festa per poter ringraziare pubblicamente la donatrice ,che resta anonima per suo volere.
Un grazie anche alla bibliotecaria Cristina Sosio, che ha pensato e realizzato l’allestimento complessivo.