Alessio Albani risponde in maniera diretta all'assessore Sonia Viale sulla questione GSL. Di seguito la lettera.
"In riferimento alla nota trasmessa dall’Assessore alla Sanità della Regione Liguria, Sonia Viale, ai Sindaci del territorio ingauno - della quale ho avuto conoscenza per quanto riportato dagli organi di stampa -, considerato l'esplicito riferimento al mio operato in qualità di allora presidente di GSL - Gruppo Sanitario Ligure, a titolo personale (poiché da quattro mesi non rivesto più alcun incarico interno all'azienda), tengo a rendere alcune precisazioni.
In primo luogo, non definirei "audace" la stabilizzazione dei lavoratori, del resto avvenuta in considerazione della fisiologica durata del rapporto e in tempi non sospetti , soprattutto tenendo conto di come gli stessi, nel corso di questi anni, abbiano dimostrato sul campo massima competenza e professionalità assoluta.
L'Assessore Avv. Viale evidentemente trascura che, grazie a tali professionisti, l'Ospedale Santa Maria Misericordia di Albenga ha raggiunto traguardi unici, sanciti non solo dalla soddisfazione dei 10 mila pazienti operati in 4 anni e mezzo, dalla certificazione Iso 9001 riconosciuta da un organismo terzo come il Rina, ma soprattutto la classificazione da parte di Agenas (Agenzia Nazionale Servizi Sanitari Regionali del Ministero della Salute) quale ottavo istituto italiano per interventi di chirurgia artroscopia di ginocchio e il decimo posto nazionale e primo in Liguria per interventi di arto protesi di ginocchio, con volumi sicuramente superiori a grandi e performanti ospedali lombardi.
Ed in effetti, con il senno del poi, l'unico vero azzardo è stato probabilmente quello di confidare che anche nella Regione Liguria elementi come capacità e merito venissero riconosciuti e, quindi, di poter creare eccellenza, indotto e occupazione, con questo "azzardando" una sfida ai potentati lombardi".