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Politica | 06 giugno 2016, 09:05

Savona al ballottaggio: è sfida Battaglia-Caprioglio. Scrutini sfiancanti e riconteggi

Il partito dell'astensionismo ha fatto la sua parte anche in questa tornata di amministrative: l'affluenza è calata al 61,90%,

Savona al ballottaggio: è sfida Battaglia-Caprioglio. Scrutini sfiancanti e riconteggi

La sfida per la carica di primo cittadino a Savona prosegue a due: si vota domenica 19 giugno. E' la data del ballottaggio che vedrà confrontarsi Cristina Battaglia (Pd, liste civiche e Unione di Centro) e Ilaria Caprioglio (centrodestra con la Lega Nord). 

Lo scrutinio, sezione dopo sezione, ha tenuto con il fiato sospeso il candidato pentastellato Diaspro e la Caprioglio. Laboriosi e lunghi gli scrutini nei 61 seggi cittadini, e non sono mancate contestazioni dei rappresentanti di lista. Alla fine il risultato, che separa Diaspro dalla Caprioglio è di qualche centinaio di voti.   

E' stata una lenta notte cominciata alle 23 e proseguita con la conta e l'esame delle schede. Ma anche sono stati effettuati tanti riconteggi che hanno protratto le operazioni sino al mattino. 

La scelta di chi governerà la città capoluogo nei prossimi cinque anni è rimandata di due settimane. Come era prevedibile, il partito dell'astensionismo ha fatto la sua parte anche in questa tornata di amministrative: l'affluenza è calata al 61,90%, rispetto al 68,6% della consultazione omologa precedente. L'elettorato si mostra sempre più spaesato e disaffezionato. Ma a Savona ha resistito una cerca capacità di attrazione al voto del singolo candidato, specialmente nel caso di Diaspro e della Pongiglione. 

Daniela Pongiglione totalizza un 8,51%, mentre gli altri tre candidati ottengono risultati di coda: Marco Ravera di Rete a Sinistra 4,74%, Carlo Frumento poco più del 2% e Giorgio Barisone del Pcl 1,23%.

Dal punto di vista numerico dei voti, il peso del movimento grillino si fa sentire: è la prima forza di Savona con circa 7 mila consensi, nonostante il terzo posto del candidato Diaspro, fuori dal ballottaggio. La seconda forza è il Pd, con i suoi 6000 voti.

Diverso il quadro di cinque anni fa, quando Federico Berruti vinceva in modo plebiscitario: quasi il 58% per lui. Il candidato di Pdl-Lega, l'avvocato Paolo Marson, si era fermato al 26,1%. Questa volta, invece, il centrosinistra è costretto a puntare sul secondo turno. Rispetto alla consultazione precedente, il Movimento 5 Stelle migliora la performance andando oltre il raddoppio dei consensi (nel 2011 erano il 9%). Buon risultato anche per Daniela Pongiglione, che moltiplica per due il risultato ottenuto cinque anni prima.

 

Cristina Battaglia sottolinea: “I risultati confermano le aspettative. Abbiamo a Savona un quadro confermato di tripolarismo con una ulteriore frammentazione con 7 candidati sindaco. Siamo in vantaggio e adesso aspettiamo le prossime settimane. Quando si governa è sempre complicata la fase delle elezioni che comporta il dover affrontare la voglia di discontinuità con l’amministrazione precedente”.

Comunque vada un sindaco donna per Savona. “E’ vero – afferma la Battaglia – anche se ci arriviamo tardi”.

“Io ho rifiutato la logica delle alleanze e degli apparentamenti, io ho fatto un programma e l’ho rivolto ai cittadini e continuerò a fare in questo modo parlando con i cittadini e i numerosi astenuti. Non mi chiuderò in una stanza a parlare con qualcuno ma continuo a parlare con le persone”. 

Ilaria Caprioglio: “Siamo veramente contenti e soprattutto siamo contenti che il modello del centrodestra unito stia funzionando. Siamo felici che i cittadini abbiano dimostrato una disaffezione nei confronti dl PD e ricordo che 5 anni fa il PD aveva vinto subito mentre questa volta si va al ballottaggio. Noi ci impegneremo ancora in queste due settimane come abbiamo fatto fino ad ora per fare capire ai savonesi che rappresentiamo un vero e proprio cambiamento e un segno di discontinuità con quello che c’è stato prima”.

“Savona adesso è una città spenta – continua la Caprioglio – una città che non aveva più voglia di proiettarsi verso il futuro”.

Conclude: “Per convincere gli indecisi continueremo ad ascoltare e parlare con le persone. È importantissimo il dialogo con i savonesi perché è questo che  in questi 5 anni è mancato”.

Redazione

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