ELEZIONI COMUNE DI ALBENGA
ELEZIONI COMUNE DI FINALE LIGURE
 / Attualità

Attualità | 27 giugno 2016, 08:00

Emergenza profughi a Carcare, il sindaco emana ordinanza di divieto di dimora, Arci "Tutela sanitaria o razzismo dichiarato?"

"Arci Liguria -Arci Savona –Caritas Savona -Sportello Avvocato di strada di Genova ritengono che provvedimenti come questi siano sbagliati"

Emergenza profughi a Carcare, il sindaco emana ordinanza di divieto di dimora, Arci "Tutela sanitaria o razzismo dichiarato?"

Il sindaco di Carcare ha emesso–sotto la dicitura di ‘Ordinanza di tutela sanitaria’ -un provvedimento che vieta “la dimora (anche occasionale) di persone provenienti dai paesi dall’area africana o asiatica presso qualsiasi struttura d’accoglienza, prive di regolare certificato sanitario attestante le condizioni sanitarie e l’idoneità a soggiornare”.

Arci Liguria -Arci Savona –Caritas Savona -Sportello Avvocato di strada di Genova ritengono che provvedimenti come questi siano doppiamente sbagliati. Da un lato, sono contrari alle leggi nazionali, ai trattati internazionaliin materia di diritti umani e lotta contro le discriminazioni e alle direttive europee in materia di protezione internazionale: sono perciò illegittimi ed inaccettabili.

Dall’altro, sempre secondo Arci Liguria -Arci Savona –Caritas Savona -SportelloAvvocato di strada di Genova, si basano su una tesi infondata in materia di correlazione "tra l'insorgenza di malattie infettive, l'origine etnica, la provenienza geografica"

Affermano Arci Liguria -Arci Savona –Caritas Savona -SportelloAvvocato di strada di Genova "Che sia una tesi non corretta, è affermato anche dal Governo Italiano ed in particolare dall’Unar (Ufficio Nazionale antidiscriminazioni razziali) che si è già espresso a seguito dell’ordinanza del Sindaco di Alassio dell’anno scorso, sostenendo che questo tipo di ordinanze “sembrerebbero configurare una molestia ai sensi della legge anti discriminazione, ovvero quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi di razza o di origine etnica, aventi lo scopo o l'effetto di violare la dignità di una persona e di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante e offensivo" e considerando "discriminatoria la misura di vietare a tali cittadini stranieri di insediarsi anche occasionalmente nel territorio comunale"."

Continuano "Sottolineiamo, inoltre, che l’afflusso di richiedenti protezione internazionale sul territorio italiano non ha generato nel presente o nel passato emergenze sanitarie e che essi sono tutelati dal SSN e dall’ASL attraverso i medici di base e le strutture territoriali che –con la loro azione quotidiana -garantiscono la salute dei singoli e, più in generale, quella pubblica.Non condividiamo un'accoglienza di personerifugiate e richiedenti protezione internazionalefatta esclusivamente sul numero di alloggi o diposti disponibili senza tenere conto del possibile inserimento sociale e dell'impatto sul territorio visto chesiamo consapevoli dei problemi e delle criticità che possono nascere, ma siamo assolutamenteconvinti che tali problemi non possano essere prevenuti o tantomeno risolti con provvedimenti pretestuosi, come le asserite e inesistenti esigenze sanitarie chesfociano ininaccettabili discriminazioni."

"Per questi motivi agiamo quotidianamenteper favorire un’accoglienza integrata con i territori e diffusa, ricercando la collaborazione degli Enti Locali, creare occasioni di inserimento ed integrazione, utili per chi viene accolto e per le comunità, costruendo contesti utili a evitare inutili allarmismi e situazioni di isolamento e disagio."

Proseguono inolte "Esortiamo le istituzioni, nei vari livelli politici e governativi, ad intervenire, da un lato opponendosi a provvedimenti di questa portata e dall’altro a gestire il sistema di accoglienza con regole che permettano realmente l’integrazione dei rifugiati nelle nostre città.Sosteniamo il modello di accoglienza condiviso dall’ANCI(Associazione Nazionale Comuni d’Italia)che, attraverso la partecipazione diretta degli Enti Locali, permette di realizzare un’accoglienza diffusa e monitorata in armonia con le differenti comunità e crediamo che solo una risposta corale e responsabile a questo tipo di progetti possa creare le condizioni per diminuire la richiesta di posti di accoglienza gestiti secondo una logica emergenziale.Invitiamo le persone, le associazioni e le istituzioni, ad esprimere subito e senza mezzi termini il rifiuto di questi provvedimenti sbagliati nel merito, allarmistici e discriminatori."

Concludono "Invitiamo, infine, tutte e tutti ad intraprendere iniziativepubbliche che facciano sentire forte e chiara la loro indignazione contro tali provvedimenti, ai quali sarà data quanto prima anche una risposta sul piano giudiziario riprendendo il percorso dei ricorsi davanti alle autorità giudiziarie competenti che i firmatari si impegnano a promuovere."

rg

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di SavonaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium