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Sanità | 01 luglio 2016, 12:12

Contratto a termine per gli interinali dell'Asl2: decine di operatori a casa senza lavoro

La nuova normativa infatti prevede che la Regione, a partire dal 2017, possa sostituire gli interinali con disoccupati iscritti alle liste del collocamento: negli ospedali savonesi si ritroveranno senza occupazione 25 persone

Contratto a termine per gli interinali dell'Asl2: decine di operatori a casa senza lavoro

Dopo dieci-quindici anni di lavoro, lasciati a casa senza spiegazioni. E’ questa la situazione in cui si trovano a vivere gli interinali dell’Asl2 savonese. Ieri è terminato il contratto di cinque dipendenti, divisi tra gli ospedali di Pietra Ligure, Savona e Cairo, che oggi si ritrovano fattivamente senza lavoro. Nei prossimi mesi altri si ritroveranno senza occupazione, per un totale di 25 persone.

La nuova normativa infatti prevede che la Regione, a partire dal 2017, possa sostituire gli interinali con disoccupati iscritti alle liste del collocamento. A perdere il posto operatori con decenni di esperienza alle spalle, impiegati nel settore amministrativo e gestionale: tra di loro, centralinisti, portantini, barellieri e autisti che trasportano emocromi.

Negli scorsi mesi i lavoratori avevano partecipato ai consigli comunali straordinari dell’Unione dei Comuni di Giustenice, Magliolo e Tovo e di Pietra Ligure, entrambi dedicati al futuro Santa Corona . All’epoca erano intervenuti l’assessore regionale alla sanità Sonia Viale, i consiglieri regionali Angelo Vaccarezza, Andrea Melis e Luigi De Vincenzi. Proprio quest’ultimo, nelle scorse settimane, insieme a Raffaella Paita e Giovani Lunardon aveva commentato:” Oltre a lasciare 25 persone a casa senza stipendio, il licenziamento di questi lavoratori avrebbe anche gravi ripercussioni sui pazienti dell’Asl 2, visto che nessuno ricoprirebbe i ruoli lasciati vacanti”.

“Prima delle elezioni”, commenta un lavoratore che preferisce restare anonimo, “tutti ci hanno voluto incontrare e parlare dei nostri problemi. Dopo nessuno ci ha voluto ascoltare: ci sentiamo abbastanza isolati. Ci dicono che siamo ancora giovani per cercare un nuovo lavoro: uno di quelli che è stato lasciato a casa oggi ha 58 anni”.

Cinzia Gatti

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