Appare come una maxi batosta che trancia i tentacoli della 'ndrangheta in Liguria, ma è in realtà il preavviso di quello che accadrà in un futuro vicino. Gli arresti di Gullace, Fameli, Accame e Fazzari, con i sequestri a carico di società come Samoter e Liguria 2000, non sono affatto il punto terminale di un'inchiesta laboriosa, fra l'altro spinta anche da una parte di società civile coraggiosa: sono invece la premessa per approfondimenti che includono, insieme ai settori della movimentazione terra e dell'edilizia, quello della gestione rifiuti. Il campo d'indagine si sta allargando e riserverà sorprese.
L'audizione dell'allora procuratore Granero davanti alla Commissione Parlamentare sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti e ambientali resta illuminante. "La mia sensazione è che non ci sia una sola cava o una sola discarica che sia completamente in regola" diceva il procuratore di Savona. E ancora: "C’è una serie di procedimenti in materia, per esempio, di stupefacenti o di quella che normalmente si chiama criminalità comune, o che viene ricondotta ai criteri di sicurezza pubblica, e invece un’assenza totale di attività di indagine e di accertamento nella materia, in senso lato, ambientale, che comprende il territorio inteso come sfruttamento del territorio". Ora la solfa è un po' cambiata.
Non a caso, all'epoca dell'audizione, nel gennaio del 2015, Francantonio Granero citava il caso Gullace: "Cava Fazzari è un nome che ai parlamentari di per sé non dice niente, ma, se vi dico che la cava Fazzari è gestita di fatto dalla moglie di Gullace, allora probabilmente ne avrete sentito parlare. Gullace in questo momento è uno dei grandi, di quelli che ancora sono rimasti praticamente intoccabili. Di sicuro è l’unico nel circondario di Savona, ma probabilmente anche nel Ponente ligure. E' un tipico elemento della ‘ndrangheta e gestisce questa cava da molti anni". E i magistrati savonesi hanno scoperchiato la pentola, trasferendo dettagli importanti a Genova e a Reggio Calabria.
Bisogna attendere gli sviluppi. In ogni caso, è stato disvelato un grumo di interessi che vede una certa politica connivente, oltre ai soliti noti di stampo mafioso. Ci sono molti capitoli ancora da scrivere, a partire dal tema della raccolta della spazzatura e della consegna nei siti di stoccaggio.