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Eventi | 31 luglio 2016, 09:43

Festival teatrale di Borgio, consegnato il Premio Veretium a Maria Paiato

Il riconoscimento, riproduzione in oro e argento del Mulino Fenicio che si erge sulla collina di Verezzi, viene assegnato ogni anno nell’ambito del Festival all’attore o all’attrice che “nell’ultima stagione teatrale si sia particolarmente distinto per impegno di testo e capacità di interpretazione”

Festival teatrale di Borgio, consegnato il Premio Veretium a Maria Paiato

E’ stato consegnato ieri sera, al Festival teatrale di Borgio Verezzi, prima del debutto nazionale di “Fiore di cactus”, commedia di Jean-Pierre Grédy e Pierre Barillet  interpretata da Benedicta Boccoli e Maximilian Nisi,  che sarà replicata questa sera in piazza Sant’Agostino,  il 46° Premio Veretium per la prosa a Maria Paiato.

 

Il riconoscimento, riproduzione in oro e argento del Mulino Fenicio che si erge sulla collina di Verezzi, viene assegnato ogni anno nell’ambito del Festival all’attore o all’attrice che “nell’ultima stagione teatrale si sia particolarmente distinto per impegno di testo e capacità di interpretazione”.

 

La Giuria, composta dai critici teatrali Giulio Baffi (presidente), Claudia Cannella, Sara Chiappori, Enrico Groppali, Laura Santini, Pier Antonio Zannoni e Silvana Zanovello, ha assegnato il riconoscimento a Maria Paiato con la seguente motivazione: “Attrice di primissimo piano, giunta a un punto molto particolare di una carriera seria, rigorosa e multipla, soprattutto per le tante diramazioni in cui si è espressa, dalla Maria Zanella, che l’ha lanciata, alla consacrazione al Piccolo, oltre ad aver lavorato con grandi maestri (Ronconi in primis, ma anche Calenda, Sepe, Malosti, Binasco) e ad essere dotata di notevole duttilità interpretativa trasversale ai generi, è anche in buona “risonanza” con il Festival di Borgio Verezzi, dove in anni giovanili vinse il premio come miglior attrice non protagonista”.

Ieri sera, sul palco di piazza Sant’Agostino, il sindaco Renato Dacquino ha rievocato la storia del mulino fenicio, simbolo del premio, e Maddalena Pizzonia, consigliere delegato al Teatro, ha letto la motivazione. Quindi, tra gli applausi della platea, è salita sul palco Maria Paiato, che nel ritirare il Veretium ha ringraziato Borgio Verezzi e ha commentato: "E' particolarmente significativo, per me, ricevere questo riconoscimento della maturità 25 anni dopo quello ottenuto agli esordi per il personaggio di Elena nel “Sogno” shakespeariano diretto da Mauro Bolognini, che mi ha portato fortuna, e proprio in occasione del Cinquantennale del Festival. E, per un'altra felice coincidenza, tra il pubblico stasera c'è il collega Maurizio Micheli, assieme al quale ho debuttato in teatro".

 

Dice il direttore artistico del Festival, Stefano Delfino: “Nel 1991 Maria Paiato, fra gli interpreti di “Sogno di una notte di mezza estate”, protagonisti Ugo Pagliai e Paola Gassman per la regia di Mauro Bolognini, aveva vinto la prima edizione dell’allora Premio Provincia di Savona, che gli spettatori del Festival assegnavano al migliore attore o alla migliore attrice non protagonista presente in quella stagione, segno che il pubblico di Borgio Verezzi ne aveva già intuito le grandi potenzialità. Maria Paiato ha fatto poi una carriera luminosissima, durante la quale ha lavorato con maestri come Ronconi, Giancarlo Sepe e Calenda, e ha conquistato altri riconoscimenti di spicco - i premi Ubu, Flaiano, Olimpici del Teatro e Maschera d'oro - e ora è tornata qui per ritirare il Veretium. Antidiva per eccellenza, è una delle migliori attrici italiane, e ha scolpito personaggi indimenticabili”.

 

 

c.s.

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