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Attualità | 14 settembre 2016, 06:54

Comincia la scuola ed ecco il primo paradosso: in Liguria ci sono 18 vincitori di concorso... disoccupati

Si tratta di 18 insegnanti che hanno vinto il concorso bandito dal Governo per 36 posti (quindi 18 sarebbero comunque ancora vacanti) ma che non sono stati assunti.

Comincia la scuola ed ecco il primo paradosso: in Liguria ci sono 18 vincitori di concorso... disoccupati

In Liguria ci sono 18 vincitori di concorso nella scuola, ma sono disoccupati. Può sembrare un paradosso ma è la verità. Un gruppo di vincitori del concorso docenti 2016 della nostra regione, che si sono appena visti negare l'accesso in ruolo dal Ministero come ‘insegnanti di sostegno’ per gli alunni con disabilità nella scuola secondaria di 2° grado.

Il bando era stato emesso dal Governo, nell’ambito della Legge sulla ‘buona scuola’ ed in 28 si sono presentati sui 36 posti disponibili. Anche questo quasi un paradosso, visto che spesso per i posti ‘statali’ si presentano in migliaia per un numero di impieghi che solitamente si contano sulle dita di una mano. I posti messi a bando dal concorso per la nostra regione erano 36 e ci sono stati 18 promossi e quindi vincitori, ma il risultato ad oggi è di nessuna immissione in ruolo per questo anno scolastico. “Eppure i ragazzi con bisogni speciali sono moltissimi – ci evidenzia il gruppo di docenti - ma le Scuole superiori della regione inizieranno l'anno scolastico senza insegnanti di sostegno specializzati, fondamentali per garantire il diritto allo studio e un'inclusione di qualità per i ragazzi con disabilità. Sono state da noi superate, con notevoli sacrifici personali ed economici, più selezioni pubbliche nel giro di pochi anni per abilitarci come insegnanti, per specializzarci per le attività di sostegno, per superare ora il concorso. La nostra professionalità è stata quindi ampiamente riconosciuta da Università e Ministero stesso, oltre che da colleghi, dirigenti scolastici, studenti e famiglie, lavorando finora come supplenti. Da questa mancata immissione in ruolo, si esce tutti sconfitti: noi come singoli professionisti, ma ancora di più come comunità scolastica e territoriale”.

Dato che i posti in realtà ci sono, le cattedre libere sono decine, e le necessità dei ragazzi e delle loro famiglie lo richiedono ancora di più, i vincitori di concorso… ‘disoccupati’ chiedono agli Assessori della Giunta Regionale di impegnarsi al massimo per chiarire questa situazione col Ministero dell'Istruzione: “Perchè non siamo stati assunti? Quando sarà riconosciuto il nostro ruolo? Gradiremmo una spiegazione e immaginiamo la gradiranno anche i genitori dei ragazzi che, per l'ennesimo anno, il primo giorno di scuola non avranno l'insegnante di sostegno specializzato che loro spetta di diritto, per accompagnare tutta la comunità in una possibile reale inclusione che parta proprio dalla scuola”.

RG

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