Vanni Oddera, la moto, gli amici e la solidarietà tra Albissola e il monte Beigua

Fuoricena, emozioni uniche.

Anche la seconda edizione appena conclusa ne è una conferma. Dopo la prima spettacolare edizione, Vanni Oddera e il suo team hanno messo in scena un nuovo capitolo di questo esclusivo appuntamento riservato a pochi eletti.

Formula vincente non si cambia, al massimo si integrano ulteriori elementi per rendere ancora più indimenticabile una esperienza diversa.Ecco allora che al consueto giro in moto off-road e alla cena in esterna si è aggiunto al programma il pranzo in spiaggia ad Albissola Marina prima della partenza e poi come sosta intermedia un aperitivo su un ruscello in mezzo al bosco. 

In questa sosta i partecipanti hanno tolto dai loro zaini o dalle borse serbatoio l'oggetto caratteristico del fuoricena: il bicchiere di cristallo.

L'elemento che insieme a un vestito di gala da indossare durante la cena distingue e caratterizza questo modo unico di vivere un giro in moto tra amici.Ai partecipanti era stato detto di portare costume così i più coraggiosi non si sono risparmiati dal fare un tuffo in ruscello degustando salumi tipici della zona accompagnati da pregiato vino di una nota cantina.

Così dopo la pausa ci si è rimessi in moto secondo gli unici punti certi e definiti del fuoricena: il pomeriggio per mulattiere e la sera in vestito elegante a gustare una cena a base di pesce all'aperto in mezzo al bosco, sulla cima del monte Beigua .

Questa volta non è stato un cielo stellato a dare il benvenuto ai biker che hanno affontato il percorso a tratti impegnativo per lo più con moto stradali e senza gomme tassellate, ma una fitta nebbia che sembrava aver catapultato in pochi minuti i riders in un altra dimensione, dal tepore estivo a un clima tardo autunnale.

E in questa nuova dimensione anche il fuoricena ha assunto connotati nuovi. Come nelle migliori organizzazioni era infatti previsto il piano B in caso di maltempo e la location prevista per allestire la cena all'aperto era adiacente a un rifugio, così da avere un tetto sopra la testa.Nel frattempo dalla mattina uno chef stava spinando il pesce appena pescato e preparando i piatti i commensali che dopo aver parcheggiato le moto ed essersi rinfrescati già indossavano il vestito di ordinanza: abito da sera per le donne e giacca e cravatta per gli uomini.

Stavolta sebbena la fuoricena non sia stata consumata all'esterno il risultato è stato al pari della prima edizione e forse con maggiore intensità, perchè l'intimità e il calore del rifugio hanno permesso uno scambio di emozioni e energie tra i partecipanti che sicuramente all'esterno non avrebbe potuto crearsi.

 Basti dire che si è iniziato a cenare alle 21 e si è terminato con alle 02:00 con tutta la calma del caso. I primi a andare a letto, ma solo perchè il giorno successivo avevano impegni lavorativi, lo hanno fatto dopo le 3 di notte.Anche questa seconda edizione resterà impressa nelle memorie dei partecipanti sia di chi ha guidato la moto, magari anche facendo una innocua caduta, sia per i passeggeri di auto e moto.Moto e bicchiere di cristallo.

Per quanto possano sembrare così distanti i due mondi, il pomeriggio a sporcarsi di fango su strade bianche e mulattiere e la sera in abito elegante gustando vino di qualità in un bicchiere di cristallo, con il fuoricena si possono fondere e unire in una magica alchimia.Forse è proprio questa unione a rendere speciale la fuoricena.