Parla la moglie del carabiniere scomparso: “Basta illazioni. È sempre stato un marito e padre esemplare”

La misteriosa sparizione del carabiniere Luca Catania è stata in questi giorni protagonista di tutte le prime pagine di chi si occupa di cronaca. E ovviamente, come spesso avviene in questi casi, le indagini prevedono di non escludere nessuna traccia, ripercorrendo anche le strade “digitali” attraverso il telefono e il computer dell’uomo scomparso, ed esaminando ogni movimento finanziario, soprattutto attraverso i conti correnti che sono stati subito bloccati dalla magistratura per approfondimenti.

Alcune illazioni formulate sulla base dei pochi dati disponibili, hanno turbato e infastidito la moglie di Luca Catania che, per la prima volta, si espone in prima persona sulla vicenda.

Silvana reagisce con la voce ancora spezzata di chi ha versato tante, troppe lacrime: “Sto evitando di guardare i giornali, ma dagli amici mi sono state dette cose bruttissime. Mi hanno riferito che si parla di debiti, di conti in rosso. Io invece vorrei che venissero scritte le cose come stanno: le ricerche sono ancora in corso, gli inquirenti hanno in mano telefono e computer di mio marito e solo le indagini riveleranno la realtà dei fatti”.

In attesa delle schiarite meteorologiche, le squadre di ricerca si preparano a riprendere le perlustrazioni nelle aree boschive, anche con l'ausilio dell'elicottero. Del caso se n'è parlato ieri nel vertice in Prefettura, ma tornerà sul tavolo congiunto delle forze dell'ordine la prossima settimana per fare nuovamente il punto.

Intanto, l'inchiesta prosegue vagliando i conti e i documenti dei quali il militare si occupava personalmente, anche per quello che riguardava l'economia domestica. Sempre in cerca di un eventuale motivo che abbia provocato l'allontanamento volontario. L'uomo è sparito nel nulla improvvisamente, lasciando denaro e cellulare (resettato) in casa, e portando con sé la pistola d'ordinanza.

Silvana Catania vuole precisare un aspetto importante: “Non ho mai rilasciato pubbliche dichiarazioni e alcune supposizioni divulgate sinora non sono uscite dalla famiglia. Non voglio che la figura di mio marito venga macchiata: per quello che so io, è sempre stato un marito esemplare e un padre meraviglioso, che non avrebbe lasciato moglie e figlio. Io stessa oggi non conosco la mia situazione perché è tutto al vaglio della magistratura".

"Quindi - prosegue - non solo la mia vita è stata resa pubblica, ma è stato fatto sulla base di congetture senza basi certe. Vengono scritte tante cattiverie e falsità e io ho anche la responsabilità di rendere delle spiegazioni su questi aspetti a un figlio adolescente”.

“Ho un ragazzo di 15 anni da tutelare, cresciuto con a fianco un padre perfetto - conclude la moglie del carabiniere - Il giorno in cui si saprà la verità sarò io la prima ad annunciarla pubblicamente. Ma adesso, per favore, lasciamo proseguire le indagini”.