Nei giorni scorsi si è verificata un’emergenza ambientale alla foce del torrente Letimbro a Savona.
Le scarse piogge hanno dilavato piazze, strade e palazzi, raccogliendo e concentrando tutta la sporcizia e le relative sostanze inquinanti depositate in molti mesi; questa “bomba” chimica è finita nel torrente andando ad accumularsi nei laghi alla foce senza riuscire a raggiungere il mare; sono subito cominciati a star male ed a morire gli animali che vivono e si nutrono negli stagni; i volontari della Protezione Animali hanno raccolto in poche ore una ventina di germani reali, gabbiani, morenti o gravemente intossicati, riuscendo a salvarne meno della metà; una delle volontarie intervenute ha avuto un lieve malore.
Flavio Fiumara, che sorveglia la zona, e l’Enpa hanno subito allertato i tecnici del Comune, di ATA ed Arpal, nonché l’assessore all’Ambiente Piero Santi; si è così deciso che la soluzione più immediata era quella di aprire il cordone di sabbia che divide i laghi dal mare, per farli defluire; grazie all’impegno dell’assessore ieri (giovedì) una ruspa ha eseguito il lavoro svuotando le pozze inquinate; nel frattempo i volontari della Protezione Animali stanno completando le cure dei soggetti ricoverati, che verranno liberati appena ristabilitisi e dopo aver accertato l’idoneità delle acque del torrente.
La fauna selvatica della foce è quindi un efficace e tempestivo, anche se involontario, rivelatore dello stato di salute del torrente, a tutto beneficio degli abitanti della zona; ma molti di essi si lamentano della presenza dell’oasi faunistica, con ingiustificate critiche all’attività dell’Enpa in difesa e di soccorso degli animali.