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Politica | 09 novembre 2016, 17:30

Crisi trasporto pubblico locale, i sindacati esprimono preoccupazione: "Non rispettato l'accordo dall'azienda"

Crisi trasporto pubblico locale, i sindacati esprimono preoccupazione: "Non rispettato l'accordo dall'azienda"

 

 

Le Segreterie Provinciali FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, FAISA-CISAL di Savona, congiuntamente alle RSU di TPL Linea Srl, vogliono "mettere a conoscenza dell’attuale situazione in cui versa il trasporto pubblico locale nella provincia di Savona e gli sviluppi che potrebbero profilarsi con pesanti ricadute sui lavoratori e utenza, purtroppo in analogia con quanto avviene in altre aziende in Liguria, come ad esempio per l’azienda di trasporto pubblico della provincia di Genova “ATP Esercizio Srl” con sede a Carasco (Genova)".

-        In data 13 ottobre 2016, per dare corso al precedente accordo sullo stesso tema del 26 maggio 2015, è stato firmato un accordo presso Unione Industriali di Savona che prevede l’esodo volontario dei lavoratori aderenti al fondino regionale come istituito dalla Legge regionale 33/2013  e dalle delibere ad essa collegate.

-          A seguito di queste eventuali uscite afferenti il personale viaggiante, rimanendo scoperte alcune posizioni lavorative, le parti hanno concordato nuove assunzioni per poter garantire proficuamente il servizio, come previsto dal vigente contratto di servizio, e un risparmio economico per l’Azienda, dovuto al differenziale di costo del nuovo personale rispetto a quello prepensionato.

-          Lo scorso 27 ottobre il Presidente comunicava alle Organizzazioni sindacali di non essere in grado, per indicazione degli Enti Proprietari, o di non voler, per scelta autonoma, rispettare l’accordo del 13 ottobre scorso., indicando la volontà di mettere in quiescenza solo il personale non addetto alla guida e di non procedere alle assunzioni.

-          Il 2 novembre. le OO.SS. richiedevano un incontro urgente agli Enti proprietari evidenziando la necessità di verificare l’immediata disponibilità di risorse economiche, tempi e contenuti per la predisposizione dell’Accordo di Programma e del bando di gara, e lo stato dell’arte sulla dismissione delle quote azionarie della Provincia.

-        L’Ente in parola rispondeva in data 8 novembre dichiarando di convocare le OO.SS. solo dopo la presentazione da parte di TPL Linea, di un piano che preveda azioni che consentano l’equilibrio tra servizio reso e corrispettivo e che tenda comunque a massimizzare l’efficacia del servizio per la collettività.

-        Le OO.SS. in data 9 novembre hanno comunicato alla Provincia l’inadeguata risposta ribadendo la necessità, anche per i tempi sempre più stringenti, di effettuare un confronto sui temi proposti, che se negato ulteriormente avrebbe comportato la messa in atto delle conseguenti iniziative sindacali.

-          A seguito di quanto sopra è infine Giunta la convocazione dell’incontro il prossimo 17 novembre.

"Le OO.SS. esprimono forte preoccupazione sia per la volontà da parte dell’Azienda di non rispettare l’accordo per l’esodo, a fronte della quale è già stato manifestato il completo dissenso da parte delle OO.SS., sia per gli interventi che si preannunciano come sub-concessioni, esternalizzazioni con possibili ricadute a carico sia delle condizioni economiche e normative dei lavoratori, sia dell’utenza - affermano le Segreterie e rappresentanze sindacali unitarie TPL Linea Filt-Cgil  Fit-Cisl  Uiltrasporti  Faisa-Cisal Savona - E ritengono insufficiente e inadeguato il modo con cui la Provincia di Savona e le Amministrazioni Comunali affrontano le problematiche del trasporto pubblico locale nella nostra provincia, basandosi esclusivamente su logiche di meri tagli che si ripercuotono sull’utenza e sui lavoratori senza il confronto con le parti sociali, che vengono costrette a recepire informazioni sullo stato dell’arte solo ed esclusivamente dagli organi di informazione.

"Proprio per questi motivi le OO.SS., unitariamente con le RSU, di fronte al tardivo invito di incontro da parte degli Enti Proprietari e della cecità dell’Azienda, useranno tutti gli strumenti possibili per difendere il lavoro e far sì che il trasporto pubblico non venga ridimensionato. Gli avvenimenti fin qui succedutisi, purtroppo, non lasciano presagire prospettive di normali relazioni sindacali, vuoi per il mancato rispetto degli accordi appena stipulati - prassi che TPL Linea sembra copiare ad esempio da ATP Esercizio con il subentro nella gestione da Autoguidovie italiane e che sta dando luogo a vertenze sindacali - vuoi per la tardiva disponibilità al confronto degli Enti Locali e tutto ciò lascia presupporre la necessità della mobilitazione dei lavoratori a difesa del Trasporto Pubblico Locale savonese".

c.s.

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