Villa Guyot, la resa dei conti. L'ex sindaco Roberto Avogadro attacca l'amministrazione comunale di Alassio:
Il modo in cui questa amministrazione comunale di Alassio ha gestito i problemi connessi agli abusi edilizi dell’asilo nido “Il Piccolo Principe”, ospitato a villa Guyot, è lo specchio fedele dello spessore della amministrazione Canepa, un misto di miopia amministrativa, incompetenza, arroganza, disprezzo degli interlocutori, mancanza di buon senso.
Giusto per chiarire occorre spiegare che alla fine degli anni novanta la mia seconda amministrazione comunale aveva realizzato in una villetta di proprietà comunale da anni in abbandono un moderno asilo nido al passo con i tempi e le esigenze delle famiglie alassine. Nel corso dell’ultimo mandato di Marco Melgrati, in particolare durante la reggenza di Gianni Aicardi, erano stati avviati dei lavori di ampliamento che da subito avevano spinto i vicini, che si ritenevano danneggiati, ad un ricorso al Tar e parallelamente erano incominciati anche problemi giudiziari per amministratori e tecnici comunali. Morale della favola tutto fermo e asilo nidi fuori uso. Nel febbraio del 2012, durante il mio terzo mandato, prima della sentenza del Tar avevo trovato un accordo con la controparte privata che prevedeva il dimezzamento delle superfici realizzate, con il mantenimento del piano terra e l’abbattimento del primo piano, una soluzione equa che poneva rimedio ai precedenti errori e evitava la sentenza del Tar. In seguito l’amministrazione Canepa, e siamo all’attualità, disconosceva l’accordo tra Comune e privati con la pretesa di continuare i lavori come da progetto originale. Immediato nuovo ricorso al Tar dei vicini che ottengono una sentenza che gli da pienamente ragione, obbligando il Comune al rispetto degli accordi presi e condannandolo, cosa rara, al pagamento delle spese di giudizio.
I nodi quindi vengono al pettine, un brutto progetto, irrispettoso dei diritti dei privati e di qualsiasi gusto estetico, difeso per miopia ed arroganza, un accordo già raggiunto tra Comune e privati disconosciuto per presupponenza e alterigia, tutto questo presenta il conto a questa amministrazione che incomincia a sgretolarsi sotto il peso della propria insipienza. E’ l’inizio della fine!