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Attualità | 03 dicembre 2016, 18:45

Albenga contro la violenza sulle donne: "Chi vi picchia non vi ama, chiedete aiuto". L'appello e i modi per poterlo fare

Inaugurata oggi la nuova sede dello sportello Artemisia Gentileschi. #VIDEOINTERVISTE a: il sindaco Cangiano, le operatrici dello sportello, l'Onorevole Vazio, la consigliera Eleonora Molineris, l'Assessore Simona Vespo

Albenga contro la violenza sulle donne: "Chi vi picchia non vi ama, chiedete aiuto". L'appello e i modi per poterlo fare

Lo Sportello Antiviolenza “Artemisia Gentileschi” da oggi ha una nuova sede ad Albenga e, sebbene per motivi legati alla tutela delle donne che vi si rivolgono, e per quella delle volontarie che vi operano, è opportuno non pubblicizzarne la sede, possiamo senza dubbio dire che da oggi sarà possibile fare ancora di più, accogliere in maniera ancor più adeguata le vittime e sviluppare ancora più progetti.

Una sinergia quella tra l'amministrazione ingauna e le volontarie dello sportello nata nel 2011 e cresciuta anno dopo anno grazie all'impegno reciproco e comune avverso una problematica che, purtroppo è sempre più attuale.

Spiegano le operatrici dello sportello “Abbiamo sempre più donne che che si rivolgono a noi, questo, per fortuna, non perchè stiano aumentando le violenze, che, comunque sono tante, ma perchè le donne hanno sempre più consapevolezza e riescono a trovare la forza per denunciare i loro carnefici”.

Come sappiamo infatti, le donne che riescono a chiedere aiuto sono solo la punta dell'iceberg, molte, accettano i soprusi, a volte inconsapevolmente, a volte colpevolizzandosi, altre volte per la paura di denunciare quelli che spesso sono i loro mariti, i compagni, i padri.

Spiega l'Onorevole Franco Vazio intervenuto alla cerimonia di oggi “Sappiamo che purtroppo le donne vittime di violenza ad oggi sono 107, ma anche se fossero solamente 3 sarebbe comunque un numero troppo elevato. Quello che fanno le volontarie di questo sportello è fondamentale per fare in modo di assistere queste donne e far capire loro che un uomo che le picchia non è un uomo che le ama e che possono fare qualcosa per uscire da quella situazione grazie al prezioso supporto offerto loro dallo sportello Artemisia Gentileschi”.

Il sindaco Giorgio Cangiano afferma “Abbiamo fornito questi spazi riservati e protetti, ma al tempo stesso facilmente accessibili per fare in modo che sempre più donne possano trovare il coraggio di chiedere aiuto e ribellarsi alle violenze che subiscono”

Ma il comune di Albenga non si ferma e continua a schierarsi a fianco delle vittime attraverso molti progetti, tra questi anche quello che partirà a Gennaio e che si rivolge, in questo caso agli uomini, ai carnefici, spiega l'assessore Simona Vespo “L'attenzione, naturalmente è sempre rivolta alle donne e alle vittime di violenza, ma siamo consapevoli che spesso, dietro situazioni di questo tipo si celano conflitti difficili da affrontare. Proprio per questo da gennaio attiveremo un numero di telefono che garantirà l'anonimato per aiutare gli uomini violenti a capire i propri sentimenti, a gestire la propria ira”.

In questo modo, aiutando entrambe le parti di una coppia sarà possibile, si spera fare un passo ulteriore e fare in modo che vi siano sempre meno violenze.

Altri progetti si sviluppano, inoltre, all'interno della scuola e attraverso l'informazione o negli ospedali, in particolare al Pronto Soccorso.

Spiega il Primario del Punto di Primo intervento di Albenga dottor Corti “Abbiamo avviato una collaborazione stretta con lo sportello in modo che le volontarie insegnino agli operatori medici ad affrontare nella maniera giusta le vittime spesso reticenti a denunciare o rivelare le violenze subite e al contempo noi insegneremo a loro a muoversi in un contesto come quello ospedaliero”

“Per quel che riguarda l'informazione e la sensibilizzazione – spiega la direttrice dello sportello Artemisia – notiamo che i ragazzi sono estremamente ricettivi ed informare crea adulti più consapevoli, aiuta i ragazzi a diventare uomini rispettosi ed equilibrati ed eventualmente le ragazze che subiscono violenza o potrebbero esserne vittima nel corso della loro vita a capire che quelle situazioni vanno denunciate e che possono e devono chiedere aiuto”.

Altro importante progetto nato dalla collaborazione dello Sportello con il comune di Albenga è quello promosso dalla consigliera Eleonora Molineris, una App per poter agevolmente contattare le volontarie anche in anonimato, per poter chiedere aiuto semplicemente con un pulsante e in casi estremi di necessità essere geolocalizzate e raggiunte “Crediamo che questa sia una opportunità in più e molto importante data alle donne per ribellarsi alle violenze e chiedere aiuto – spiega la Molineris – E' importante che si sappia di questa App e della possibilità che offre e che le donne non accettino violenze di uomini che non si può chiamare tali, che non si colpevolizzino e che sappiano riconoscere di essere le vittime e trovare la forza di chiedere aiuto perchè qualunque donna vale molto di più di quanto possa credere o possa farle credere il proprio carnefice”.

Ricordiamo che lo sportello di ascolto è riservato a tutte le donne di qualsiasi età, status, religione e nazionalità che subiscono violenza psicologica e fisica, anche accompagnate dai loro figli che chiedono aiuto per affrontare la situazione di difficoltà.

Lo sportello potrà essere contattato telefonando al 0182-571517 o allo 019-670184 si trova una volontaria 24 ore su 24, con la quale fissare un appuntamento.

Mara Cacace

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