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Attualità | 16 dicembre 2016, 18:00

Tutta Finale Ligure si mobilita: "Salviamo la rievocazione storica"

Ecco pareri e testimonianze di alcune figure tra le più importanti del mondo sociale, politico, culturale e commerciale finalese

Tutta Finale Ligure si mobilita: "Salviamo la rievocazione storica"

Non si placano le polemiche e i malumori letteralmente esplosi dopo l’annuncio dell’associazione Centro Storico del Finale di cessare la propria attività di organizzazione della rievocazione storica “Viaggio nel Medioevo”. Abbiamo raccolto le testimonianze di alcune figure importanti del mondo sociale, politico, culturale e commerciale finalese e ovviamente ognuno descrive la vicenda secondo il proprio punto di vista (come è giusto che sia), ma tutti sono concordi sulle conclusioni: Finale Ligure non può perdere uno degli appuntamenti più amati della sua estate.

Ugo Frascherelli, sindaco di Finale Ligure: “Ovviamente è una notizia che dispiace. Si tratta di una manifestazione di altissimo livello, invidiata e imitata un po’ ovunque. Ha contribuito a rilanciare Finalborgo, che solo qualche anno fa era pur bellissima dal punto di vista architettonico ma non certo così commercialmente florida, mentre oggi si può dire serenamente che sia l’area più viva del paese dal punto di vista commerciale. E la manifestazione ha senza dubbio contribuito, pur non essendo la prima ragione di rinascita, ma ha avuto una sua importanza.

Capisco però che gli organizzatori possano essere stufi delle solite polemiche e lamentele reiterate quando la manifestazione si conclude: ad esempio, l’anno scorso quando si fermò la festa a mezzanotte, ci furono malumori di chi sperava che andasse avanti più a lungo, ma furono proprio gli organizzatori a chiedere all’amministrazione di porre questo limite di orario, per ricordare alla gente che Finalborgo non è un presepe, ma un luogo vissuto e abitato. Comunque, come amministrazione, siamo favorevoli a porgere tutta la nostra collaborazione per recuperare questo importante evento, e penso che la cosa si possa fare; dopotutto di irrimediabile c’è solo la morte”.

Massimo Crippa, curatore della pagina Facebook “Controvento” e conduttore di BRG Radio: “Questa decisione circolava da tempo sotto forma di "voci... nell'ombra" (scusate il gioco di parole con un evento finalese del passato...) ma a quanto pare adesso l'associazione le ha portate alla luce del sole. Pare che a determinare la scelta di rinunciare alla gestione del Mercatino delle Vecchie Cose ed Antichi Mestieri e di cancellare la manifestazione di Viaggio Nel Medioevo sia un misto di frustrazione e ‘malelingue’ riguardanti proprio la decisione degli organizzatori di chiedere un contributo di ingresso alle porte di Finalborgo proprio per quest'ultima manifestazione. Ora se andate a leggere attentamente le cifre esposte nel comunicato, che peraltro evidenziano una sola voce di uscita, alla quale credo si dovranno unire altre voci di costi, pare ovvio che senza l'obolo di ingresso non si possa andare avanti. Mi chiedo dunque se le malelingue abbiano in mente una soluzione alternativa per introitare denaro oltre alla mera critica all'obolo di ingresso”.

Crippa prosegue con un appello all’associazione: “Amici del Centro Storico, spero vivamente che questo vostro annuncio così forte smuova le coscienze e sia spunto di riflessioni e di nuove idee per non buttare al vento anni e anni di lavoro che tra elementi di criticità e continue migliorie è comunque diventato una tradizione ed un simbolo di Finale nel mondo. Non mollate ragazzi!”

Danilo Basso, il ‘patron’ del mondo-bike finalese: “Questa è una valutazione mia personale e non voglio dare consigli ma pareri. E non intendo entrare nel merito dell’aspetto economico, che non mi riguarda assolutamente. Ma dal lato etico e morale io non mi nascondo dietro etichette offensive e maleducate come ‘malelingue’: chi fa delle affermazioni faccia anche nomi e cognomi. Io da questo punto di vista ci ho sempre messo la faccia”.

Prosegue Basso: “Smettiamola con la storia del ‘W Finalbronx’: la storia vista da quelli che io chiamo i Salvatori della Patria, quelli che pensano, fin dagli anni ’80, di essere arrivati a Finalborgo, di aver trovato gente con le pezze al c*** e aver portato benessere, ma non capiscono che i commercianti hanno lavorato duro per la rinascita di questo rione e per la promozione della sua immagine. Basso sottolinea anche qualcosa sul tormentone “W Finalbronx”, dichiarando: “Si tratta un termine che ha una sua storia, quelli che lo usano a vanvera mi contattino che offro volentieri due lezioni di terminologia”.

E, più nel merito della vicenda, Danilo Basso dichiara: “Li invito a ripensare a quello che vogliono perdere e far perdere a Finalborgo. L’evento dovrebbe essere soltanto essere programmato coinvolgendo e coordinando tutto il tessuto sociale. Tutti quelli che arrivano a Finalborgo si arrogano il patrocinio di cose che invece già i nostri padri (mio padre era commerciante) in tanti anni hanno portato avanti. Ho fatto parte del Comitato Festeggiamenti per un anno, ero commerciante con mio padre, ho collaborato a tante iniziative per la rinascita di questa zona e so quanto, davvero, è stato fatto”.

Alberto Sgarlato

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