"Quando la politica procede in modo ragionieristico succede che possa essere predisposta e votata una delibera (39 del 17 novembre 2016) che dà un colpo mortale ai servizi all'infanzia in corso d'anno, violando così un contratto tacitamente firmato con le famiglie che hanno deciso di usufruire dei Nidi d'Infanzia e delle mense scolastiche, senza tenere minimamente in conto il significato pedagogico che tali servizi rappresentano. Si procede con il vecchio modo di ragionare: l'infanzia ed i servizi ad essa dedicata sono semplicemente un costo e non un investimento" commentano Enrica Maria Tonola, co-portavoce di Articolo 3 Savona Possibile e Marco Ravera, consigliere comunale "Rete a sinistra – Savona che vorrei".
"Questa delibera, cui ci siamo opposti in Consiglio comunale, produrrà una serie di ricadute negative per le famiglie, ma soprattutto per i bambini. L'organizzazione famigliare sarà sconvolta perché, una lievitazione dei costi così imponente, costringerà a scelte di ripiego, che vanno a ledere il diritto dei bambini ad una crescita serena (art. 3 della Convenzione sui diritti dell'Infanzia e dell'adolescenza. ONU)".
"Nulla di tutto questo è richiamato in delibera, si è deciso di procedere in altro modo, ignorando del tutto le ricadute. Ci opporremo in ogni modo, al fianco delle famiglie affinché questa stortura venga sanata. I bambini saranno il futuro solo se noi daremo loro le opportunità che meritano" concludono Enrica Maria Tonola, co-portavoce di Articolo 3 Savona Possibile e Marco Ravera, consigliere comunale "Rete a sinistra – Savona che vorrei".