Una panchina imbrattata d'olio e liquido: atto vandalico o "dispetto" ad un ragazzo di colore che la occupa abitualmente? E' quello che si chiedono i cittadini cellesi e il confronto viaggia attraverso i social network, dove una cittadina di Celle Ligure, appunto, ha postato la foto dell'imbrattamento, lamentando l'aridità umana delle persone che avrebbero compiuto il gesto "pur di non lasciare che un ragazzo ci sieda per mendicare".
La panchina è quella posizionata di fronte alla casa di riposo "Nostra Signora della Misericordia", al centro del paese. Lì quasi ogni giorno ci si siede un giovane sulla ventina, ospite di una comunità, che è solito chiedere l'elemosina. Con grande educazione e senza dare fastidio, sottolineano i cellesi che lo incrociano nella zona.
Per alcuni, l'atto teppistico avrebbe avuto uno scopo preciso: dare un segnale al ragazzo perché si allontani dalla zona o, almeno, smetta di occupare la panchina. Per altri, invece, è vandalismo spiccio che non ha necessariamente le intenzioni della discriminazione. Sta di fatto che il confronto e la condivisione della foto sono scattati sui social, come spesso accade in questi casi.
La vice sindaco Caterina Mordeglia smorza le polemiche: "Non penso che possa essere un fatto legato al razzismo, una panchina sporca si può considerare un atto di quotidianità, purtroppo. Potrebbe essere una ragazzata, non ė occupata solo da quel ragazzo ma dalle persone anziane della casa di riposo. Ora comunque la panchina è stata pulita".