Approvata la mozione M5S contro l'antibiotico resistenza

E’ stata approvata ieri in tarda serata la mozione a mia prima firma sull'antibiotico resistenza a firma di Matteo Mantero, parlamentare ligure del Movimento 5 Stelle che afferma:

"Quella dei batteri killer, resistenti alla maggioranza degli antibiotici, è una gravissima minaccia alla salute mondiale, che secondo uno studio commissionato dal governo britannico entro il 2050 potrebbe essere la prima causa di morte al mondo, più dei tumori, del diabete, degli incidenti stradali. Lo sviluppo di batteri resistenti ai farmaci è un fenomeno naturale, ma l’abuso di antibiotici dovuto alle prescrizioni facili, magari per semplici influenze virali, e all’uso fai da te di quelli che restano in casa finito il trattamento (nonostante sia stata approvata nella legge di stabilità del 2015 la dose unica del farmaco, ancora le aziende farmaceutiche possono vendere confezioni da 20 o 30 pasticche per cure che ne richiedono 5), hanno accelerato in maniera pericolosissima questo fenomeno. Lo sviluppo di batteri resistenti non è conseguenza solo dell’uso umano, ma anche e soprattutto dell’abuso che se ne fa negli allevamenti intensivi. Gli animali, tenuti in condizioni igieniche e di benessere spesso terribili, si ammalano e si contagiano l’un l’altro. Per questo sono curati con dosi massicce di antibiotici che, vista l’impossibilità di isolare gli animali malati da quelli sani, vengono dati a tutti i capi. Gli allevamenti rischiano così di diventare un covo per la selezione dei batteri resistenti che, attraverso i liquami, vengono poi reintrodotti nell’ambiente".

"Come ha detto Margaret Chan, direttore generale del Organizzazione Mondiale della Sanità, quella dei batteri resistenti agli antibiotici è un “lento tsunami” che ci travolgerà arrivando, nei prossimi anni, a causare migliaia di morti. Spero che gli impegni che il governo ha accolto, con la mozione M5S e le altre che si sono aggiunte alla nostra, vengano presi seriamente e attuati in fretta. L’esempio virtuoso dell’Olanda che in 5 anni ha ridotto del 70% l’uso degli antibiotici negli allevamenti e ora è una della nazione al mondo con più basso indice di infezioni antibiotico resistenti, dimostra che questa grave minaccia si può affrontare e vincere, ma va fatto in fretta".