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Eventi | 03 febbraio 2017, 08:00

Verrà presentato al XXX° Salone del Libro di Torino il volume “Di qua e di là - Racconti de l'Alpazur”

L'opera è stata realizzata dallo scrittore Enrico Berio

Verrà presentato al XXX° Salone del Libro di Torino il volume “Di qua e di là - Racconti de l'Alpazur”

Sarà presentato a maggio al XXX° Salone del Libro di Torino il recente volume “Di qua e di là - Racconti de l'Alpazur” di Enrico Berio edito a cura di EUROPA EDIZIONI di Roma.

Come ha scritto Franco Gallea nella prefazione “ Berio è scrittore polivalente : ha una solida preparazione storico – archivistica, è conoscitore appassionato e colto del dialetto ligure, autore di testi di narrativa (anche dedicati ai ragazzi) e di teatro con escursioni nella poesia.

Oggi è rimasto uno dei pochi scrittori di valore ad interpretare l'anima del Ponente Ligustico. La sua attività culturale peraltro ha travalicato i confini letterari per attingere prospettive “politiche” ( nel senso greco del termine) nell'inventare e sostenere una regione transfrontaliera tra Liguria, Basso Piemonte e dipartimento Alpi Marittime fondata su basi culturali unitarie.”

Infatti, ancora una volta, egli ha voluto pubblicare sotto l'egida della futura Euro Regione dell' Alpazur (Nizza, Cuneo, Imperia) non più come i suoi precedenti :

“ALPAZUR Distretto Europeo” (1992), “PATER NOSTER DE L'ALPAZUR” (1994 ), ''UN LOGO X ALPAZUR ( 1999 ), “SANREMO AL BIVIO” (2006) tutti riguardanti gli aspetti storico – culturali, religioso – tradizionali, politico – amministrativi del territorio delle Alpi Marittime italo – francesi, bensì, questa volta, come scritto nella copertina del libro, dall'alto del monte... di qua e di là dei confini immergendosi col pensiero nei ricordi, nelle esperienze, nelle fantasie di una vita e di tante altre vite di questo grande territorio che, da secoli, attende la sua unità al di sopra degli stati nazionali.

Così in più di trecento pagine ed in una quarantina di racconti, alcuni molto lunghi ed altri più brevi, ha gettato lo sguardo su molti aspetti di uno spazio non ben definito partendo dalla grotta delle Arene Candide nella Riviera delle Palme fino al Monte Bego, attraverso la Riviera dei Fiori e il contrasto fra l'opulenza costiera e la cruda realtà dell'aspra montagna ligure – piemontese, fino ad allargare il suo sguardo sull' altipiano cuneese, le Langhe e, più oltre ancora, da un lato verso il torinese e, dal lato opposto, verso la Contea di Nizza.

Forse il lettore che non conosce ancora il nostro ambiente e la sua storia ( antica e recente) potrà trovare difficile  comprendere a fondo certe situazioni come sono descritte e dovrà accontentarsi di leggerne “voracemente” le pagine, confermando quanto scritto nell'ultima di copertina dal recensore ufficiale della Casa Editrice :

“Arguzia, tenerezza, limpidezza  di una semplicità disarmante, ingenuità, passaggi che sfiorano il trascendente e il surreale, possiamo trovare tutto questo nella raccolta di racconti di Enrico Berio che, di certo, non lesina la sua smisurata fantasia, una cultura vasta e sfaccettata e uno stile mutevole che sa adattarsi perfettamente alle varie situazioni create“.

Chi, invece, vive ed ha nel cuore il nostro territorio, magari con qualche sforzo e ripassando letture e memorie di tanti anni, prima e dopo l'ultima guerra europea, potrà forse “capire” qualche allusione  nascosta dietro le fantasie messe assieme dall'autore in tanti “mosaici” con una raccolta di tasselli, a volte appena uditi di passaggio sulla spiaggia, sui sentieri montani, nella via, ovunque, in tanti anni  di serena e disinteressata attenzione.

c.s.

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