Al Direttore - 04 febbraio 2017, 18:48

Paolo Forzano (Comitato Casello Albamare): "Necessario un ampliamento diverso per il porto di Savona"

Il comitato propone anche un tunnel sottoporto collegato al casello Albamare per snellire il traffico veicolare

Paolo Forzano (Comitato Casello Albamare): "Necessario un ampliamento diverso per il porto di Savona"

Il presidente del Comitato Casello Albamare, Paolo Forzano, scrive una lettera aperta al Sindaco della Città di Savona, alla Presidenza Port Authority Savona, al Comandante della Capitaneria di Porto di Savona e agli Assessori e Consiglieri del Comune di Savona.

Dichiara Forzano: "Vi scrivo in merito ad un evento importante per la Città di Savona. Ieri, venerdì 3 febbraio 2017, il Comandante Vincenzo Vitale ha “passato le consegne” al suo sostituto alla guida della Capitaneria di Porto di Savona, Comandante Massimo Gasparini.

Nel suo discorso di commiato Vitale ha messo in rilievo la necessità di ampliare il porto di Savona: iter già partito. Per il Comandante Vitale l’ampliamento è necessario per poter accogliere le nuovi navi Costa da 200.000 t di stazza in servizio dal 2019: navi 40 metri più lunghe, più larghe e con maggior pescaggio, e con maggior capienza di trasporto di passeggeri.

Servono maggior lunghezza di banchina e maggior pescaggio e maggiori spazi di manovra: pertanto è necessario, tra le altre cose, “tagliare” le banchine 12 e 13, quelle di fronte al terminal Costa, nel canale che conduce alla darsena nuova. Per permettere maggior manovrabilità si dovrà anche demolire il terminal ex-funivie. Vitale ha affermato che l’amministrazione comunale ha condiviso la richiesta di effettuare queste operazioni: notizia appresa solo oggi, nulla era trapelato in passato. Chi ha approvato? Quando? Non si sa! Vitale non ha detto però che la necessità di tagliare i moli 12 e 13 derivano “anche” dalla necessità di poter attraccare 4 navi in contemporanea! Questo fatto sta diventando necessario dato il ridimensionamento degli scali Costa a Venezia, perchè altri scali faranno capo a Savona.

Mi ha molto sorpreso che il comune abbia per l’ennesima volta approvato senza obiezioni le richiesta dell’Autorità Portuale, ma questa è ormai consuetudine. Il Comune non “governa” il porto, ma viceversa! In “pentola” ci sono molte iniziative in ebollizione che riguardano il porto, tra cui il porto Margonara, la necessità imprescindibile di avere un porto turistico di qualità, la necessità di riqualificazione dell’area a terra tra la Torretta e la Capitaneria, la necessità di dare spazi di sviluppo alla cantieristica da diporto. Oltre a questi problemi non possiamo trascurare che già oggi le navi Costa “entrano” a pelo in porto a causa dei bassi fondali, manovrano male all’imboccatura del porto nella baia di Albisola, e saltuariamente vi si incagliano, sempre a causa dei bassi fondali: navi più lunghe e più profonde accentuano di molto questi problemi. Non possiamo trascurare neppure l’impatto sulla viabilità urbana: già oggi con due navi Costa la viabilità è al collasso. Domani con tre o quattro navi sarà molto peggio. Sarà anche molto peggio perchè ogni singola nave è destinata ad essere più larga e più lunga (lunghezza maggior di 40 metri rispetto alle maggiori navi attuali), ma anche con molti passeggeri in più.

Nell’ottobre del 2019 sarà il cantiere Meier di Turku, in Finlandia, a costruire la prima delle nuove navi Costa da 180mila tonnellate di stazza lorda e in grado di ospitare 5.186 passeggeri, 36% oltre i 3.800 passeggeri della Costa Fascinosa che ha una stazza lorda di 114.500 tonnellate. Riterrei quindi necessaria una riflessione globale sul porto: le crociere, il settore nautica da diporto, gli accessi viabilistici. E’ per questo che vi invio questa lettera con un paio di immagini di corredo.

Nel recente passato era stato proposto un porto turistico che occupava praticamente tutto il porto ad eccezione degli alti fondali ed il molo calata Boselli. Molto bello, con una cornice cittadina di assoluto interesse e rilievo.

Io stesso proposi qualche anno or sono di trasferire le crociere in una nuova darsena esterna all’attuale porto da realizzarsi con un nuovo molo sopraflutti: una soluzione che avrebbe liberato Costa Crociere dai problemi di fondale e manovra in modo definitivo.

Vorrei ricordare infine la necessità di un tunnel sottoporto collegato al casello Albamare per togliere la morsa del traffico da Savona e fare sì che Savona viva un traffico un po’ più libero e scorrevole, e non pensi all’arrivo di una nave Costa come un grave incubo!

Grazie per la cortese attenzione che vorrete dedicare a queste mie riflessioni!

c.s.

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