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Politica | 14 febbraio 2017, 09:31

Mario Carrara: “Piazza La Pietra era una priorità di Pietra Ligure. Ora è dimenticata”

In un incontro pubblico il capogruppo della Lista Civica dei Pietresi illustra il progetto di come avrebbe rifatto la piazza Vecchia e manifesta le sue perplessità su piazza Vittorio Emanuele II

Mario Carrara: “Piazza La Pietra era una priorità di Pietra Ligure. Ora è dimenticata”

Incontro con la cittadinanza in piazza La Pietra, ieri sera, organizzato dalla Lista Civica dei Pietresi. Commenta il capogruppo, Mario Carrara: “Preferisco incontrare direttamente la gente, incontrare le persone e spiegare loro i problemi, perché tanto in consiglio comunale continueremo ad avere resistenze e bocciature preconcette a tutte le nostre proposte”. Carrara parte dalle vicende alluvionali di fine novembre, dichiarando che sarebbe stato opportuno dare la priorità, tra le attuali opere pubbliche, alla realizzazione di argini più alti.

Da qui, le basi per il tema principale della serata. Spiega Carrara: “L’amministrazione dichiara che non ci sono soldi e poi stanzia circa 215mila euro per rifare piazza Vittorio Emanuele II, quella che in questo momento ne ha meno bisogno. Ho chiesto le motivazioni di questa scelta e l’assessore Amandola mi ha risposto che l’amministrazione, nel pieno delle proprie capacità discrezionali, decide come spendere i propri soldi”.

Carrara contesta alcuni aspetti: “Prima di intervenire su una piazza che non ne ha bisogno sarebbe stato opportuno intervenire sulla piazza Vecchia, su via Libertà e su via Paramuro, e questo non solo per questioni di recupero del centro storico, ma anche per una messa in sicurezza dal punto di vista delle alluvioni”. In merito, Carrara illustra il progetto di recupero di piazza La Pietra che aveva già sviluppato quando era amministratore e che non è stato portato avanti da chi è salito dopo di lui. Un progetto che avrebbe riportato la chiesa alla sua altezza originale rispetto al suolo, recuperandone così anche il sagrato.

Nei tre video che seguono, Carrara spiega come aveva pensato di intervenire sulla piazza:

Sui lavori in piazza Vittorio Emanuele II, invece, la Lista Civica dei Pietresi contesta diversi aspetti. Spiega Carrara: “Innanzitutto si tratta di un puro lavoro di maquillage, che non va a toccare interventi importanti nel sottosuolo come tubature e fognature, che invece poteva essere l’occasione per rifare. Inoltre la piazza verrà chiusa al traffico. Io mi sono sempre detto a favore della pedonalizzazione del centro storico, ma un minimo di percorribilità ci vuole, altrimenti si creeranno lunghe code in altre zone cittadine, come il lungomare e i passaggi a livello. Infine, saranno tolti preziosi posti auto in via Chiazzari”.

Su questo tema interviene la dottoressa Laura Ravà, titolare dell’Ortopedia Ravà, che commenta: “Ho l’unica attività di ortopedia del centro storico e nel mio lavoro ho a che fare quotidianamente con disabili, spesso anche gravi, e infortunati. Sono in costante contatto con l’ospedale Santa Corona e con il suo Pronto Soccorso, che mi manda persone che hanno urgente bisogno di un tutore, una stampella, una sedia a rotelle o altro. Togliermi i parcheggi davanti al negozio, che consentono a queste persone di arrivare su un auto praticamente davanti alla mia porta, significherebbe farmi chiudere. L’unico spazio alternativo che mi consenta questa praticità sarebbe il lungomare, ma il trasloco dell’attività ha comunque un costo”.

Interviene Carrara: “Così come per l’Ortopedia, la chiusura alle auto della piazza penalizzerà tutte quelle attività, dalla ferramenta agli elettrodomestici, che vendono oggetti pesanti e ingombranti. La gente si sposterà sempre di più con la propria auto per fare acquisti nei grandi centri commerciali”.

Carrara contesta anche il rifacimento estetico di piazza Vittorio Emanuele II: “Quando ho visto la pavimentazione l’ho ribattezzata Piazza del Mal di Mare. Mi è stato spiegato che è stata copiata da una piazza di Lisbona, l’unica fatta così in tutta Europa. E se un intero continente non ha preso spunto ci sarà un perché. Inoltre, sui 17 alberi attuali, ne verranno tagliati nove. I più vecchi e i più grandi. E io sono pronti a incatenarmi ai loro tronchi, perché ciò non avvenga”.

Conclude Carrara, sul tema delle piazze: “Mi è stato detto che esiste un progetto di recupero della piazza Vecchia affidato al Gruppo Orsero come opera a scomputo per compensare gli oneri di urbanizzazione di altri progetti immobiliari. Si sarebbe potuta affidare a Orsero piazza Vittorio Emanuele II, molto meno urgente, da realizzare con calma in modo da dare alla ditta il tempo di fatturare quanto giustamente doveva ricavare con le proprie realizzazioni immobiliari al fine di ammortizzarsi i costi e, invece, si potevano investire quei 215mila euro comunali per la piazza Vecchia, più urgente”.

 

L’appello finale di Carrara alla popolazione è questo: “Non escludo di avviare una raccolta firme. Visto che l’amministrazione non ci vuole ascoltare in consiglio, almeno che ascolti la gente. E in questa petizione popolare chiederò quattro punti: no alla chiusura al traffico di quella zona del centro; no a togliere i parcheggi; no al taglio degli alberi; sì a dare priorità alla piazza Vecchia”.

Alberto Sgarlato

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