Attualità - 17 febbraio 2017, 10:00

Finale Ligure: Agrumare non sarà solo una festa di agrumi. C’è tutto un patrimonio di biodiversità

Una carrellata sulle proposte presenti nella grande festa del 18 e 19 febbraio a Finalpia

Finale Ligure: Agrumare non sarà solo una festa di agrumi. C’è tutto un patrimonio di biodiversità

Si svolgerà il 18 e 19 febbraio, dopo il rinvio causa maltempo dello scorso weekend, “Agrumare”, due giornate di festa in occasione dell'inaugurazione della rinnovata area pedonale di via Porro nel rione di Finalpia. L’evento costituirà l'inizio di un percorso integrato più ampio che si svilupperà nel corso del 2017/2018 nell'ambito del progetto transfrontaliero Italia/Francia “Marittimo”, che coinvolge Toscana, Liguria, Sardegna, Corsica e Paca (Provenza-Alpi-Costa Azzurra) dal titolo "Un Mare di Agrumi".

Ci spiega Monica Fresta, organizzatrice e ideatrice dell’evento nell’ambito del Premiato Studio Sorelle Bodoni di Finale Ligure: “Agrumare è nato fondamentalmente come costola locale di un progetto transfrontaliero più ampio e articolato, che vede Italia e Francia come focus. La parte italiana aveva visto Savona fin dall’inizio come capofila del progetto e, a sua volta, Savona ha chiesto aiuto a Finale in quanto è il territorio con la biodiversità più bella e più vasta della provincia. L’obiettivo dell’evento è quello di parlare di turismo tramite prodotti da tutelare e valorizzare. Il pernambucco non esiste solo in Liguria, ma qui questa varietà di arancia navel prende un profumo, una dolcezza e una freschezza che altrove non ha, per ragioni di esposizione del territorio. Da qui nasce il nome “agrumare”, per sottolineare che la vicinanza del mare e la particolarità del territorio influiscono. Tutto ciò sarà un’anticipazione della grande festa degli agrumi del 2017-2018. La volontà è quella di focalizzarsi su Finalpia come rione finalese dedicato a eventi di enogastronomia e natura, allestendo anche altri appuntamenti di questo tipo”.

Prosegue Monica Fresta: “Abbiamo voluto dare un’impronta culturale: far conoscere non solo le specie agrumicole, ma anche altre specialità che costituiscono un tesoro prezioso, e spesso ingiustamente poco conosciuto, del nostro territorio: la mela carla o finalina e la prugna o susina basaricatta o dal collo torto (per la sua forma). Il pubblico potrà comprarle e imparare a coltivarle nei propri giardini e orti, grazie alla consulenza di esperti agricoltori presenti all’evento.

Chi verrà alla festa troverà tanti dolci, ma anche accostamenti salati inattesi, tra cui gli abbinamenti con i formaggi del territorio, l’olio spremuto insieme ai chinotti, chiamato Chinoro, che offre un risvolto di inaspettata freschezza, abbinamenti con cioccolato, persino una pizza agli agrumi, fino alla birra aromatizzata. Si potrà fare la spesa, con oltre venti stand partecipanti, tutti rappresentati da produttori del nostro territorio. E naturalmente il bistrot vegano agrumicolo, per abbracciare ogni stile di vita. Ci saranno anche i laboratori dei ragazzi dell’alberghiero condotti insieme a Federico Santamaria”.

In merito alla collaborazione con l’istituto alberghiero, ci spiega il professor Roberto Colombo, dell’IPSSAR “Migliorini” di Finale Ligure: “Noi andremo con le nostre due strutture gazebo, una come laboratorio e l’altra come sala di accoglienza. Realizzeremo prodotti confezionati da acquistare, ma anche prodotti per l’igiene, come i sali da bagno e le bombette da bagno entrambi aromatizzati al pernambucco, orecchini con fette di arancia essiccate, nonché servizio bar sul posto con alcune specialità a tema, come la crostata con marmellata di pernambucchi e la torta spumone al cioccolato con marmellata di pernambucchi e rhum. Sabato e domenica effettueremo due turnazioni dalle 10 alle 14 e dalle 14 alle 18. Ogni giorno ci saranno un insegnante, un assistente tecnico e quattro o cinque alunni di diverse classi. Sono lavori importanti per l’autofinanziamento della nostra scuola, che ricava fondi dalla vendita di questi prodotti che vengono interamente reinvestiti in attività didattiche”.

Promotrice del progetto Agrumare è l’assessore alle attività produttive (commercio e artigianato) Delia Venerucci, che ci racconta: “La manifestazione era stata già in parte discussa e pensata insieme agli agricoltori locali. Avevamo partecipato a un bando europeo per un progetto transfrontaliero che comprende anche i limoni di Mentone, gli agrumi tipici della Corsica e altro. Il nostro pernambucco non ha le caratteristiche necessarie per essere presidio Slow Food perché è diffuso ovunque, ma quello che nasce nel Finalese ha comunque caratteristiche talmente particolari da essere stato trattato e analizzato in passato anche in importanti testi di botanica. Partecipando al progetto transfrontaliero chiamato ‘un Mare di Agrumi’ abbiamo vinto uno stanziamento di 18mila euro che però saranno disponibili per il 2018. Così abbiamo deciso, con fondi comunali, di sperimentare una ‘edizione zero’ di prova per quello che auspichiamo diventi un appuntamento fisso negli anni.

Abbiamo scelto l’inverno perché è il periodo in cui gli alberi sono carichi dei nostri agrumi e abbiamo scelto via Porro che, dopo la riqualificazione, è destinata a diventare una via di passaggio, di vita cittadina e di attività commerciali. L’anno prossimo coinvolgeremo una parte ancora più grande di Finalpia, che sarà nel frattempo ristrutturata. Vogliamo che questa iniziativa a cavallo tra turismo e agricoltura, pensata per far conoscere il nostro territorio e il nostro patrimonio, cresca anno dopo anno e, per questo, nel 2018 potremo contare su questi fondi europei ma anche sul patrimonio di esperienza, materiali e infrastrutture sviluppato per questa edizione sperimentale”.

Alberto Sgarlato

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