Una delle Assemblee più tese del PD quella che si è tenuta oggi all'Hotel Parco dei Principi a Roma, il tema caldo quello della scissione con Roberto Speranza, Michele Emiliano ed Enrico Rossi che sembravano pronti ad allontanarsi dal "PD di Renzi".
Se l'Assemblea si è aperta con le dimissioni da segretario del PD di Matteo Renzi aprendo così il congresso che durerà 4 mesi il vero "giorno del giudizio" pare essere martedì prossimo quando si terrà la commissione e si vedrà se la minoranza vi farà parte oppure no.
Ancora 48 ore, dunque, per capire le sorti del Partito Democratico, ma se l'assemblea di oggi si è aperta in maniera piuttosto dura con le parole di Renzi "Scissione è una brutta parola, ma peggiore c'è solo ricatto. Non è accettabile che si blocchi un partito sulla base di un diktat di una minoranza", dall'altro lato parte della minoranza pare avere ancora dubbi e la strada della possibile "riappacificazione" potrebbe, secondo alcuni, essere ancora percorribile.
"Oggi all'Assemblea del PD, Matteo Renzi ha ribadito ancora una volta l'impegno e la volonta' di lavorare insieme. Un appello che molti hanno raccolto: da Veltroni a Fassino. Di fronte a cio' oggi si sono susseguiti comportamenti e dichiarazione della minoranza imbarazzanti e surreali: esco, non esco, siamo usciti o forse no." Cosi' afferma Franco VAZIO deputato PD e Vice Presidente della Commissione Giustizia della Camera che prosegue. "Cosi' non puo' funzionare. Piu' che un'intesa si cerca solo di trovare un pretesto, una giustificazione ad una scelta che nessuno riesce a comprendere e che probabilmente da tanto tempo era gia' stata presa. Cosi' non c'e' rispetto per nessuno", conclude
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